Azienda Agricola Tabarrini
Frazione Turrita
Montefalco (Pg)
www.tabarrini.com
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it
Se mi viene da pensare a un istrione del vino, il nome è uno solo, è Giampaolo Tabarrini a Montefalco (PG) – Umbria. Poi dopo questo pensiero, il passo è breve nel dire che tutto si trasforma in concretezza. Una parte di questo, anche di più, arriva da chi gli è vicino, sua moglie Federica è di più di un braccio destro, è la donna che rimette in riga con uno sguardo la simpatia grande di Giampaolo.
Poi penso che in vigna, in cantina c’è lui e allora l’istrione diventa un grande professionista.
Nulla è lasciato al caso, avevo scritto già di questa azienda, era il 7 febbraio 2019, in tutto questo c’è la grande considerazione che Giampaolo ha per tutti i suoi collaboratori.
Oggi sono stato a cena, nell’articolo dell’altra volta avevo scritto della bellezza della cantina di Tabarrini, ma anche che il progetto continuava.
A distanza di due anni sulla cantina, già di per se fantastica sono stati creati spazi di bellezza infinita, l’esterno non so come finirà, chissà che tra qualche mese non torni a trovarlo e ammirare anche l’esterno finito, se poi in mente torna l’istrione, lui non si fermerà facilmente, certo che tutto ciò che creerà sarà bellezza e portatore di miglioramento ai suoi già ottimi vini.
La gamma delle bottiglie è entusiasmante.
Ve la elenco dicendo soltanto le sensazioni provate durante la mia vita nel degustare, bere i vini dell’azienda Tabarrini.
Adarmando Bianco dell’Umbria IGT, da uve di trebbiano spoletino 100%, rese di circa 80 quintali per ettaro. Un vino che adoro, l’ho bevuto appena uscito, in qualche annata vecchia, quando lo trovo nelle liste dei ristoranti mi mette in imbarazzo perché al 90% lo prendo, me lo godo e lo faccio conoscere. Uno dei mie bianchi italiani che preferisco. Nei nuovi lavori fatti in cantina, lui come gli altri vini ha la sua grande nicchia con lo storico, mi piace tantissimo scegliere qualche annata vecchia, come è accaduto l’ultima volta con l’annata 2012, durante la cena ci siamo restati con la voglia… vino “BONO” quando finisce, l’Adarmando finisce sempre troppo presto.
Bocca di Rosa Rosato dell’Umbria IGT, da uve sagrantino 100%, rese per ettaro di 45 quintali, lo ripeto e sottolineo, 45ql. per ettaro, un vino che non avevo mai bevuto, è stato difficile anche stavolta perché le circa 8000 bottiglie vanno a ruba, la bellezza della serata mi ha dato il piacere di bere uno dei più buoni rosati d’Italia. Lo avrei messo tra i miei migliori rosati dell’anno, ma la mia preferenza è andata all’azienda tutta.
Il Padrone delle Vigne Rosso dell’Umbria IGT, da uve sangiovese con piccole quote di sagrantino e barbera, rese di 90 quintali per ettaro, se cercate la piacevolezza in un vino qui la si trova, una beva godibilissima, vino che lo porterei in un pic-nic al mare, in collina, in montagna, in ogni dove con me. In una batteria di ottimi vini il Padrone delle Vigne ci deve essere, con piacere Giampaolo lo ha dedicato a suo nonno e a tutti gli insegnamenti che gli ha lasciato.
Montefalco Rosso Boccatone DOC, da uve in prevalenza sangiovese, con piccole aggiunte di sagrantino e barbera, rese per ettaro di 55 quintali, un vino di cui Giampaolo ne va orgogliosissimo, le richieste di questo vino superano ampiamente la produzione, il mondo glielo chiede, lui ci si diverte e va fiero di ciò.
Colle Grimaldesco Montefalco Sagrantino DOCG, da uve 100% sagrantino, rese di 40 quintali per ettaro, esposizione a sud, è il sagrantino storico dell’azienda, un vino che mi trasmette calore senza mai eccedere in squilibri di grado, di legno, mi piace già da giovane, si esprime alla grande nel passare del tempo in bottiglia, un sagrantino che non ti tradisce mai.
Campo alla Cerqua Montefalco Sagrantino DOCG, da uve 100% sagrantino, rese di 35 quintali per ettaro, tra i miei preferiti, il suo equilibrio mi porta ad apprezzarlo tantissimo in ogni momento della sua vita, a volte sembra quasi prendermi in giro per quanto è facile la beva e l’immenso piacere che provo nel berlo. Sempre di un sagrantino stiamo parlando, un sagrantino che mi si fa amare assai. Proviene da un appezzamento di circa un ettaro, quando va bene sono 2000 bottiglie, vino apprezzatissimo.
Colle alle Macchie Montefalco Sagrantino DOCG, da uve sagrantino 100%, rese di 40 quintali per ettaro, il vino che preferisco dei tre sagrantini, ma poi vi state accorgendo che mi piacciono tutti. In lui però trovo sempre tanto carattere, tanta forza, un vino che non ti tradirà mai, lo si deve saper aspettare e ti regalerà una grandissima ampiezza di beva e piacevolezza. La parte dello storico è importante ed è li che ho fatto la mia fotografia.
Montefalco Sagrantino Passito DOCG, da uve 100% sagrantino, un classico per le uve che vengono fatte appassire sui graticci per circa tre mesi, rese molto basse, diventano ancora più basse dopo l’appassimento delle uve, da dove esce fuori un vero e proprio nettare godurioso per lasciarti la gioia di un fine pasto con un vino da centellinare con i dolci secchi di Federica… a non l’avevo detto Federica è un’ottima cuoca, se poi ci aggiungi i prodotti allevati dall’azienda, la ricerca della qualità in ogni dove del vivere di questa famiglia, la cena, il pranzo diventa da applausi.
Dopo la descrizione dei vini passo al momento in cui ho donato il mio adesivo di azienda consigliata da Il Gourmet Errante a Giampaolo, dopo qualche giorno ho scritto: Nel raccontare la mia seconda volta da Tabarrini ripenso all’emozione che ho iniziato a provare già da quando abbiamo stabilito la data.
Ero sicuro di trovare parecchie novità in una cantina già tanto bella. Il pensiero alla cucina di Federica, la signora Tabarrini già mi riempiva di curiosità e di acquolina alla bocca. La sicurezza di bere bene qui c’è, poi Giampaolo doveva pagare una scommessa e questa volta anche io dovevo dare a lui, a loro una cosa a cui tengo tanto.
Per tutte le volte che ci siamo incontrati, per tutte le volte che abbiamo riso insieme, per tutte le volte che ci siamo confrontati, ma soprattutto per quanto sei bravo, bravissimo a fare prima il vignaiolo e poi il produttore di vini. Complimenti grandi a tutto ciò che stai realizzando, questo è un altro discorso che racconterò quando diventerai la mia azienda dell’anno per il centro Italia nel 2021.
I tuoi vini mi piacciono tanto tantissimo, anche di più assai. Mi piacciono giovani, di qualche anno e sopra i dieci anni. Ogni volta che mi capita di degustarli non mi faccio scappare l’occasione, mi ricordo a volte di degustarli anche due volte nella stessa degustazione, ricordo un paio di volte che mi hai detto: “ma non l’hai già preso?” Esatto ma è per capirli meglio. Insomma con grandissimo piacere eccomi a darti il mio modesto adesivo per azienda consigliata da Il Gourmet Errante. Azienda consigliatissima, mia cantina anno 2021 per il centro Italia.
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