Siamo quasi a Natale, quasi alla fine dell’anno 2019, e come ogni anno a metà dicembre, alla fine di tante degustazioni e alla fine, forse per quest’anno, del mio errare, eccomi giunto al momento di svelare la classifica dei migliori “Tre” di ogni categoria.
Inizio dalle bollicine. Come ho sempre detto, non sono i migliori in assoluto, ma questi sono quelli che mi hanno destato un’emozione immediata, per i sentori, profumi e sensazioni percepite già nel primo sorso bevuto e anche per il contesto in cui ho vissuto quel momento.
Ecco le mie migliori bollicine del mio 2019, un Trentodoc, uno spumante metodo classico che viene prodotto nel Lazio e uno spumante dell’Oltrepò Pavese.
Oltre a questi mi va di citare l’azienda Mosnel, che sarà la mia azienda dell’anno per il nord Italia, perché ogni loro spumante è segno di qualità, buona, ottima, eccelsa!
Un altro spumante che mi ha colpito tantissimo è il Trento Pas Dosé Riserva 2013 di Balter, degustato diverse volte negli ultimi tempi e che ogni volta mi ha sempre soddisfatto.
Un’attenzione anche per il Franciacorta Brut Collezione Esclusiva Giovanni Cavalleri Riserva 2008. Uno spumante di un’intensità gustativa infinita… e pensare che l’ho trovato leggermente spigoloso, questo mi fa pensare che diventerà ancora più eccelso, mi piacerebbe risentirlo tra qualche anno.
Un’ultima segnalazione per uno spumante di un amico, lui è enologo e proprietario dell’azienda, lui è Alessandro Leoni dell’azienda agricola Feudi Spada. Il suo spumante è il Brut No Vintage s.a., 100% Riesling Italico. L’ho degustato alla cieca in una degustazione e si è beccato un ottantanove più, con un palato intenso e gradevole, non vedo l’ora di risentirlo.
Finalmente ecco i miei tre spumanti preferiti.
Maso Martis
Via dell’Albera, 52
Martignano – Trento
www.masomartis.it
Madame Martis 2008 in magnum. Eravamo a Merano, durante il Merano WineFestival 2009, alla fine della verticale delle annate pari per lo spumante Madame Martis. (Questo è il mio pezzo di quella degustazione),
Si era appena degustata l’annata 2000 che aveva portato alle lacrime dovute alle emozioni provate per lo stato ottimo in cui si trovava una bottiglia di 19 anni, con le lacrime sono partiti applausi scroscianti… e poi è arrivato lui, il magnum 2008 della Madame Martis. Fosse stato per me sarei rimasto in piedi ad applaudire. Un magnum da standing ovation, profumi intensi da grandi emozioni, una bocca goduriosa da far gridare che questa bottiglie è “BONA ASSAI”. Siccome quello che provo per questa azienda e per questa famiglia è qualcosa di importante, ebbene si, anche quando ripenserò a questo momento, la mia gioia sarà sempre grande. Azienda visitata in una stupenda giornata di novembre di qualche anno fa, ebbene ho tanta voglia di tornare a trovarli e di sentire, per seguirlo fino alla sua uscita, il loro Pinot Meunier in purezza. Ricordo lo spumante prodotto con questo vitigno per i 25 anni dell’azienda, ebbene si, era un’eccellente bevuta. Complimentandovi ancora con tutti voi, sono felice di aver decretato la vostra Madame come uno dei miei tre migliori spumanti per l’anno 2019.
Cantina Sergio Mottura
Località Poggi della Costa, 1
Civitella D’Agliano (Vt)
La Tana dell’Istrice
Piazza Unità d’Italia, 12
Civitella d’Agliano (Vt)
www.sergimottura.com
Sergio Mottura Metodo Classico Lazio Spumante Igt Brut annata 2010.
Il mio secondo spumante prescelto viene dalla mia regione, viene prodotto da un’azienda importante della Tuscia, un’ azienda che fa del grechetto la sua bandiera, i loro vini sono buoni oggi, più buoni domani e fantastici dopo qualche anno. Ma il vino che ho scelto è la loro bollicina, è il loro spumante metodo classico annata 2010, Lazio spumante IGT, chardonnay 100%, elaborato da Sergio Mottura.
La mia prima volta che l’ho degustato ero a Napoli, all’evento di Proposta Vini, la loro distribuzione nazionale. Una delle miei prime degustazione di quel giorno è proprio questo spumante. Una giornata molto bella, dalla finestra dell’hotel si vede il mare e io sono subito folgorato dai profumi infiniti che uno spumante eccelso ti porta a sentire, una beva complessa, piacevole e lunga. Rifletto felice e cammino per cercare John Wine, il rappresentante per la provincia di Latina della distribuzione Proposta Vini, per condividere questa ottima beva con un amico. Dopo un po’ mi accorgo che il tavolo dell’azienda di Sergio Mottura e della sua famiglia è vuoto, ci sono i loro vini ma nessuno a servirli. Con piacere chiedo agli operatori di Proposta se posso mettermi dietro al banco, arriva subito il loro consenso e con piacere resto tutto il giorno a servire i vini di Mottura. Non so come, non so perché, iniziano ad arrivare i sommelier dei tanti ristoranti e alberghi stellati che sono presenti in Campania. Nel pomeriggio mi rendo conto che c’era stato un passa parola che diceva di quanto era buono lo spumante di Sergio Mottura.
Alla fine della degustazione conto l’apertura di ben 5 bottiglie, ne sono felice, un successo per lo spumante e per i vini della cantina.
Passarono un po’ di mesi e arrivò l’evento di Nelle Terre del Grechetto 2019 a Civitella D’Agliano. L’evento si svolge nel piccolo paese dove c’è la sede dell’azienda e dove c’è La Tana dell’Istrice e qui, durante quei giorni, ho degustato e bevuto ancora una volta l’ottimo metodo classico di Sergio Mottura. Sono sceso giù nelle grotte dove affina questo “BONO ASSAI” spumante, sono stato felice, godurioso e appagato dalla certezza che lo spumante sarebbe diventato uno dei tre miei migliori spumanti per il 2019.
Scuropasso
Frazione Scorzoletta, 40/42
Pietra de’ Giorgi (Pv)
www.scuropasso.it
Pinot Nero Pas Dosé Zero Roccapietra 2013, 100% Pinot Nero.
Un’azienda ahimè sconosciuta fino alla degustazione dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso 2020. Quel giorno avevo degustato diversi bianchi, qualche spumante e tanti vini rossi, ero quasi alla fine della mia degustazione, per continuare mi serviva qualcosa di fresco, che rimetteva in moto le mie papille gustative. Nel pensare questo, mentre cammino arriva ai miei occhi l’etichetta dello spumante di Scuropasso; etichetta semplice, ma quel colore grigio mi piace, quella S mi ricorda un’altra S di uno champagne buonissimo, in quel momento mi ricordo che avevo segnato il nome dell’azienda per conoscere questo spumante da Pinot Nero. La bottiglia in degustazione è stata appena aperta, mi viene versato lo spumante nel calice e il profumo mi arriva durante il versamento. Resto immediatamente colpito perché raramente succede un evento simile, almeno per me!
Lo annuso e subito lo degusto e lo bevo. Senza rendermene conto lo spumante va giù, mi succede raramente durante una degustazione, generalmente, per assaggiare tanto, sputo tutto nella mia piccola sputacchiera personale che mi porto sempre dietro. Quando la beva arriva immediata sono sempre davanti a quello che poi si dimostrerà un’ottima bevuta. Questa è stata una fantastica bevuta, diretta, si allarga da subito per tutta la bocca, finisce diretta lungo tutta la beva mi fa sobbalzare per tanta bontà, la voglia di degustare torna in un lampo e continuo a godermi lo spumante felice. Da quel momento ho detto a diverse persone dell’ottimo spumante Roccapietra di Scuropasso. Tra queste, due collaboratori speciali della guida, uno anche di più. Nell’accompagnarli mi ha fatto immenso piacere che anche loro hanno gradito l’ottima qualità dello spumante.
Dopo qualche giorno arriva il Merano Wine Festival e loro erano presenti durante il primo giorno di bio&dynamica, così andai a conoscerli e a degustare i vini che erano presenti al loro banco. Ecco quello che ho scritto sotto la didascalia della foto che è nell’articolo di oggi: “
Cantina Scuropasso dopo l’ottima sorpresa di Roma con il loro “BONO ASSAI” Roccapietra Pas Dosé Metodo Classico 2013, spumante che si candida a diventare uno dei tre migliori spumanti per il mio 2019, eccomi a conoscere Fabio Marazzi e sua figlia. La qualità si conferma anche in quest’altro spumante e con il fermo Buttafuoco Lunapiena.” Oggi aggiungo, persone squisite che prima o poi andrò a trovare. Oggi vi faccio i miei complimenti vivissimi per questo fantastico spumante.
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