Merano WineFestival 2021 primo giorno
05 – 09 Novembre 2021
Merano (Bz)
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Eccomi a raccontare il mio primo giorno del Merano WineFestival, venerdì 5 novembre 2021.
Mi alzo presto, non può mancare la mia passeggiata per Merano, c’è un sole stupendo, la temperatura è frizzante come i tanti spumanti che andrò a degustare.
Esco dal mio dormire e mi incammino per raggiungere la bellissima passeggiata Tappeiner (Tappeinerweg), i colori sono splendidi in questo periodo, le montagne innevate danno ancora più bellezza ai panorami che si ammirano da questo percorso. Come sempre allungo la passeggiata per riscendere nei giardini lungo il Passirio. Adoro questo camminare.
Torno in albergo, doccia, sono pronto, gasato, per iniziare il Merano WineFestival 2021, passo a prendere il mio pass, con piacere vengo accolto dalla cordialità delle donne che sono presenti al banco. Prendo la mia sacca, le conservo tutte da più di quindici anni, saluto tutti e via a bere bollicine.
Il primo giorno quest’anno è venerdì, un giorno insolito rispetto agli anni passati, la maggior parte delle aziende presenti non sanno che il venerdì è un giorno con poca gente, io che me li sono fatti tutti, li rassicuro, alla fine li ritrovo soddisfatti, molto meno quelli relegati all’Hotel delle Terme.
Tutto ha inizio, banchi più distaccati, meno aziende presenti, nonostante ciò è sempre molto interessante. Fantastiche le due sedie davanti al banco dei produttori.
Il mio WineFestival inizia con il banco del Trentodoc, d’altronde come si fa a non iniziare da qui, salutare Giulia Zanoni e conoscere un ragazzo che mi ha colpito per la sua educazione, professionalità e sapere, complimenti André Senoner… SEI FORTE, come sempre più buoni, ottimi, ottimi assai gli spumanti del TRENTODOC. Circa 60 le bottiglie presenti, le degusto tutte, tra questi ne scelgo tre, loro andranno tra i miei migliori assaggi del primo giorno del WineFestival, sono: Villa Corniole – Salìsa Zero (emozionante); Moser – 51,151 Brut (ritorno all’eccellenza); Letrari – Riserva Del Fondatore 976 firmato Lucia Letrari (avvolgente). Dalla degustazione debbo segnalare anche il piacere e la qualità del Maso Martis – Dosaggio Zero (impeccabile); Marco Tonini – Le grile (sorpresa); Zeni – Maso Nero (traboccante di piacere); Abate Nero – Domini Brut Millesimato (etichetta nuova, qualità vecchia, ottimo); Balter – Brut (qualità prezzo eccelsa); Etyssa – Extra Brut cuvée N° 6 (sempre più buono).
Saluto tutti e continuo il mio errare per i saloni del Kurhaus.
Ancora l’Alto Adige, con la cantina Mals Margreid, reputo il loro Pinot Bianco Sirmian tra i miei preferiti in Italia, quest’annata 2019 è in ottima forma, molto buono anche il Sauvignon Mantele 2019.
Girlan altra cooperativa produttrice di buoni e ottimi Pinot Nero, oggi in particolare mi piaciuto assai la riserva Curlan 2018 (intrigantissimo), andrà tra i miei otto migliori assaggi; 4 annate del loro Pinot Nero Trattmann hanno reso il tavolo molto intrigante e poi chissà che non sia nata una cosa bellissima a cui tengo tanto.
Se c’è la cantina di Bolzano non posso non andare a trovare, salutare il caro Daniele Galler, come a Roma mi è piaciuto il Dellago 2019 da Pinot Bianco, oggi sono rimasto sorpreso dal Taber 2018, l’ho trovato molto più snello, di piacevole beva, mi ha fatto piacere degustarlo.
Incontro una delle signore Zedcomm lei è Michela Mezzolo, se Zedcomm chiama il Gourmet risponde ed eccomi a fare la verticale del Tinata di Monteverro, ci leggo la storia della nostra conoscenza, la confronto con Andreas Comploj, ci ritroviamo nei nostri giudizi.
Mi voglio ripetere, una gran cosa del Merano WineFestival di quest’anno sono state le sedie davanti al banchetto, in questo particolare caso, degustare i vini di Podere Le Ripi seduto con il bravissimo Gabriele Grazi è stato ancora più interessante.
Vini da seguire, apprezzare, tramandare, uno stile di ciò che ti offre la natura lavorandolo in maniera meno invasiva possibile. Biodinamica seria in vigna che si riporta in cantina, vini ottimi assai.
Una passeggiata nell’ultimo salone del Merano WineFestival quella sala Czerny che spesso sorprende, oggi addirittura una verticale di Milavuolo del suo Aglianico Colli di Salerno IGT, solo questa vale il biglietto. Ecco le annate, le scrivo come sono riportate nella bottiglia: 2mila9 (si difende ancora) – 2mila10 (in ottima forma) – 2mila11 (sorpresa) – 2mila12 (incompresa) – 2mila13 (niente male) – 2mila15 (in forma) – 2mila16 (buono assai), ancora due annate del Fiano Colli di Salerno IGT di Milavuolo. 2mila18 (buono tanto) – 2mila19 (affascinante).
Una passeggiata tra i saloni del Merano WineFestival mi fa incontrare nella sala Lentner Nereo Pederzolli, mi consiglia un vino trentino, lui ne sa tantissimo del Trentino Alto Adige, quindi nel ripassare mi fermo e grazie a lui eccomi a restare incantato dal vino dell’enologo Nicola Blasi.
L’etichetta dice Vin De La Neu Johanniter Vigneti Delle Dolomiti IGT 2019 n. 941 bottiglie a mille metri di altezza slm. La varietà Johanniter è un ibrido tra Riesling e Pinot Grigio, fa parte dei vitigni resistenti PIWI, piantato in Val di Non, 16600 viti per ettaro ad alberello, resa sui 50 ettolitri. Vinificato in cemento non vetrificato, poi passa in barrique per circa un anno, segue un altro anno abbondante di bottiglia prima di essere messo sul mercato.
Uno dei vini più buoni degustati negli ultimi tempi… aggiungerei di quest’anno. Intrigante, sapido, minerale, se non leggessi quello che è scritto sulle etichette potrei pensare che viene da vigneti vicino al mare e invece è un vino di montagna. Un vino che mi ha colpito assai (95).
Se vado al salone Lentner non posso non fermarmi dalle sorelle Cescon, vado per il loro Madre, oggi non c’è quello in commercio, c’è un’annata vecchia, la 2012, era un’altra concezione di fare i loro vini, non è affatto male, io però preferisco di gran lunga il modo di farlo come gli ultimi anni, vino che mi piace sempre; il Grigioramato è per gli appassionati del genere, ramato e macerato.
Maculan con Angela Macula, due annate di Acininobili, uno dei vini dolci italiani che preferisco. Annata 2003 e 2015 per avere la conferma che questo è un vino buono, ottimo, oggi, domani e chissà per quanto tempo ancora.
Nell’alzarmi mi viene in mente il lato B della Gallery sopra il salone principale, li ho il mio zaino, so che troverò tre aziende da degustare assolutamente, eccole: Franco Pacenti e il loro Brunello, aspettare l’annata 2015 inizia a essere interessante, ogni giorno che passa li trovo sempre meglio… addivenire in particolare il Rosildo già a ottimi livelli.
Montevertine – Radda in Chianti al Merano WineFestival, ecco, basterebbe entrare solo per loro. Pian del Ciampolo 2019, lui sa che lo conosco bene, pare che mi dica: “Pasquale se puoi goditi ancora il 2018 che ti è piaciuto tantissimo, per me c’è tempo, vedrai che non ti deluderò… però bevimi se ti capita di trovarmi.”
Montevertine 2018, oggi il migliore, prontissimo, sull’attenti, orgoglioso di essere così buono, mi è piaciuto assai ed è andato tra i miei migliori assaggi della giornata. Le Pergole Torte 2018, una delle etichette più belle della sua storia, un vino di incredibile bontà, un vino che resisterà negli anni, passerà alla storia come una grandissima annata, oggi quell’occhiolino sull’etichetta sembra dirmi: “Bevi i miei compagni di viaggio, a me degustami con parsimonia, ricordati che stai degustando un grandissimo Pergole Torte.”
Fuligni, non avevo ancora degustato il loro Brunello 2016, oggi sono stato felice di averlo trovato e poter dire uno dei miei preferiti in quest’annata, come sempre d’altronde. Il Brunello di Montalcino 2017 non è male per l’annata che è stata.
Il Brunello di Montalcino 2016 Riserva mi ha dato un cazzotto forte, senza farmi male, solo per dirmi: “Pasquale stai degustando una grande riserva Fuligni.” Io aggiungo e l’ho detto a tante persone che è stato uno dei migliori vini nei miei 4 giorni a Merano.
Elena Walch con Karoline Walch a degustare un ottimo, un grande Beyond Thr Clouds 2019 (traboccante di goduria), vino che è andato tra i miei migliori assaggi del primo giorno al Merano WineFestival. Niente male nemmeno il Ludwig 2018 Pinot Nero. Il Merlot è per gli amanti di questa tipologia.
Cantina di Terlano, qui mi siedo e degusto tutto, forse i vini di questa cantina sono tra i più bevuti nella mia vita. Oggi è stato come sempre un piacere
Un saluto affettuoso a Giuseppe Negro dell’azienda Angelo Negro, lui sa che i loro vini mi piacciono.
Conterno Fantino, loro ci sono sempre e io godo davanti ai loro vini, i Baroli? TUTTI!
Terre Stregate, un grande saluto a Filomena Iacobucci, per ringraziarla dell’ottima visita che ho fatto da poco tempo.
Se Gulfi c’è non posso non andare a salutare Matteo Catania e degustare i loro vini.
Quasi alla fine vado da Fontezoppa, azienda delle Marche per andare a degustare il loro metodo classico, lo spumante non c’è, così ho scoperto gli altri loro vini premiati dal Merano WineFestival.
Nel camminare nei saloni incontro amici e produttrici a cui sono molto affezionato, la foto ci sta tutta e non può mancare un brindisi con gli ottimi spumanti di Lucia Letrari e Paolo Letrari. Spumanti di livello sempre più alto, io adoro la loro Riserva del Fondatore, ma il livello è altissimo in tutta la batteria spumantistica dell’azienda. Riserva che è andata tra i miei migliori assaggi del primo giorno al Merano WineFestival.
A finire una passeggiata nel Gourmet Errante, incuriosito dal padellone assaggio la Crescia Marchigiana riscaldata mischiandola con odori dell’orto. Ne resto stupito, ne prendo due pezzi.
Nella Gourmet Arena c’è tanta Campania, ci sono tanti vini buoni e ottime persone, Eccomi con Carla Giusy Favati dell’azienda I Favati, Anna Ciotola sommelier AIS in servizio e il mitico Antonio Tubelli cuoco libero di far godere le persone in ogni dove. La cantina I Favati c’è in grande stile, I Favati sarà la mia cantina dell’anno 2021 per il Sud Italia, a presto ne saprete di più.
Il giorno dopo eccomi a fare il mio resoconto: “Una giornata con poca gente, ma per essere venerdì, per chi lo ha sempre fatto, non erano poche le persone presenti. Lo ripeto ancora, fantastiche le sedie per sedersi davanti ai produttori, chissà se si potrà ripetere negli anni. Degustati circa 130 vini, 8 di questi sono andati tra i miei migliori assaggi, li avrete letti, ripeto le aziende produttrici: Villa Corniole – Moser – Letrari – Nicola Blasi – Elena Walch – Girlan – Fuligni.
Nei miei circa 130 assaggi ho assaggiato delle cose davvero imbarazzanti, vini che non vedrete mai nelle mie foto, anche perché il cellulare “senceppa”.
Scappo vado a cena domani sarà sabato e vedremo quanta gente ci sarà. Esco felice, appagato, bello tornare a degustare in uno degli eventi a cui tengo di più.
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