Modigliana – Stella dell’Appennino
Edizione 2021 (Quinta edizione)
11-12-13 settembre 2021
Borghetto di Brola – Modigliana (FC)
Sono passati circa venti giorni dal mio fine settimana a Modigliana ma il ricordo è tutto nella mia testa. L’inizio è a Faenza a mangiare la pizza da ‘o fiore mio e a visitare i fratelli Gallegati nella loro azienda.
Sono con il mio amico Carlo Zucchetti, arriviamo a Faenza giusto all’ora di pranzo, il locale ‘o sole mio è molto carino, comodo anche per parcheggiare la macchina. Entriamo nel locale e l’occhio spazia in ogni dove, i forni sono a vista, il banco è pieno di pizze da scegliere.
Ne scegliamo sette tipi, quello che emerge è un impasto degno di nota, leggerezza, croccantezza e voglia di mordere e godere il più possibile.
I gusti tutti buoni ma quello all’anduja e la Punto G, il lunedì seguente ci sono tornato da solo, l’ho ripresa e ho deciso che sarà uno dei miei tre miglior mangiare da street food per l’anno 2021, si ergono sugli altri.
Si sta bene fuori, si gode dei tavoli di questo locale di mio gusto, mi piace tanto. Complimenti a Davide Fiorentini.
Il caffè lo prendiamo da un campione del mondo di pasticceria, quel Sebastiano Caridi che è a due passi, altro locale pieno di luce, come piacciono a me, le vetrine sono molto eleganti, pulitissime, la voglia di assaggiare, di mangiare il più possibile c’è tutta, scegliamo sei mignon – tra questi ottimo il babà – e due macaron. Un buon caffè (meglio dopo due giorni), le golosità scelte fanno di Faenza una città invitante.
Due passi per il centro e via dai fratelli Gallegati… ci aspettano.
Azienda Agricola Gallegati
Via Lugo, 182
Faenza (RA)
www.aziendaagricolagallegati.it
Dopo tanti anni che ci conosciamo, finalmente eccomi dai fratelli Gallegati. Nella cantina ogni spazio è occupato a dovere e la pulizia regna sovrana. Le vigne? Sarà per la prossima volta anche perché loro ne parlano, ti incantano… dicendo delle colline intorno al monte Coralli, dai loro sette ettari arrivano le ottime uve che danno i loro vini.
La degustazione.
Corallo Argento Romagna Trebbiano DOC 2018, da uve trebbiano 100%, da vigne di 60 anni coltivate a circa 200 metri di altezza con rese di 70 q.li per ettaro, solo acciaio, colore bellissimo, profumi che emanano acidità e sapidità, il tutto si ripete nella beva piacevolissima, bottiglia da beva facile ma non per nulla banale (87+).
Corallo Giallo Romagna Albana DOCG 2019, da uve albana 100%, breve macerazione sulle bucce che da un colore giallo oro molto piacevole, anche qui rese basse di 70 q.li per ettaro, una gran bella bocca iniziale, poi peccato una piccola nota d’amaro che arriva, imbottigliato da poco, lo vorrei risentire più in là, ma al prezzo che costa finirà presto (86++).
Carlino Trebbiano di Romagna DOC 1999, nonostante la sua leggera ossidazione passa dall’aspettarlo, a sorprenderti, ha detta dei Gallegati ne hanno aperto di migliori.
Corallo Rosso Romagna DOC Sangiovese Brisighella 2017, da uve sangiovese 100%, Dai profumi si capisce che viene da un’annata calda, il calore lo emana senza andare sulla frutta ma si porta dietro un po’ di verde, poi nel tempo chissà… però è già finito (86+).
Corallo Rosso Romagna DOC Sangiovese Brisighella 2019, un vino che mi conquista già dal colore, i profumi sono invitanti, la beva è piacevolissima, si fa apprezzare per la sua bevibilità senza trascurare importanza, forza, senza mai la sua bontà e lunghezza, davvero una gran buona bottiglia (92).
Corallo Nero Romagna DOC Sangiovese Brisighella Riserva 2018, da uve 100% sangiovese, proviene dalle vigne più vecchie dell’azienda, macerazione per 16 giorni, profumi affascinanti, tannino preciso, deve fare la sua strada, una strada già precisa, lui è pronto a mettere le marce e superare tanti suoi compagni di viaggio, beva che mi piace (90++).
Corallo Nero Romagna DOC Sangiovese Brisighella Riserva 2019, da uve sangiovese 100%, i profumi, la bocca, il piacere di bere un Corallo Nero di questo livello mi fanno dire che siamo davanti al più grande Corallo Nero prodotto dai fratelli Gallegati (93+).
Corallo Blu Colli di Faenza DOC Rosso Riserva 2018, da uve cabernet sauvignon 45%, merlot 45%, sangiovese 10%, dai profumi evince il legno che ferma anche la beva, per altri mercati il più possibili internazionali (86).
Regina di Cuori Romagna Albana DOCG Passito (riserva) 2013, da uve albana 100%, vino assistito da una grande acidità che da equilibrio a una dolcezza piacevole per darti compagnia e berlo, berlo, finirlo (88).
Insomma ecco avere la conferma di un’azienda che lavora molto bene da anni, con loro ci conosciamo da tempo immemore, partecipano sempre alla manifestazione di Vinointorno al mio paesello, sono simpatici, accoglienti come oggi, come ogni volta li vado a trovare al Vinitaly, ci rivedremo presto a Roma per i tre bicchieri del Gambero Rosso, premio meritatissimo.
Per oggi, per tutto ciò che è stato negli anni eccomi dare loro il mio adesivo per azienda consigliata da Il Gourmet Errante.
La foto finale è la simulazione del nuotare davanti ai quadri riportati nelle etichette, un modo divertente di chiudere un’ottima visita.
Bisogna andare l’evento Modigliana – Stella dell’Appennino sta per iniziare. Si prende la camera e durante la sera si evince che le aziende sono 11 e il territorio si suddivide in tre sottozone, in tre valli: Ibola, Tramazzo e Acerreta, ognuna di queste da diverse caratteristiche ai vini.
Arriva la cena, mi piazzo in un tavolo da 4 con una simpatica compagnia che agevola il confronto tra i vini bevuti e il mangiare ciccia alla brace, niente male.
Al mattino si scende a Modigliana per fare colazione, da parte mia non vedo l’ora che si inizi a degustare, il tutto si svolge nella casetta dei frati, una delle 11 aziende di Modigliana, gli spazi sono ampi e si sta sicuri e tranquilli.
La degustazione si è basata su tredici vini da assaggiare alla cieca, da questi è nato il vincitore che è stato quello che ha raggiunto il maggior punteggio nella somma dei voti dati dai giornalisti presenti.
I miei preferiti sono stati il numero 5 dell’azienda Menta & Rosmarino, a seguire il numero 7 dell’azienda Mutiliana, il numero 1 dell’azienda Il Teatro, il numero 6 dell’azienda Lu.Va. e il numero 4 dell’azienda Torre San Martino. Il vincitore è stato il vino dell’azienda Lu.Va. che nel pomeriggio è stato premiato con la pietra raffigurante la stella di Modigliana.
Dai banchetti di assaggio delle 11 aziende con circa 100 vini, tra le degustazioni fatte, ecco i miei vini preferiti, sono 6, potevano essere anche di più, ma va bene così. Eccoli:
Casetta dei Frati – Fraciélo Colli Romagna Centrale DOC Bianco 2019, da uve chardonnay;
Il Teatro – Atto II Romagna DOC Sangiovese 2019, da uve sangiovese;
Mutiliana – Romagna DOP Ibbola 2018 da uve sangiovese;
Villa Papiano – Romagna Sangiovese Superiore DOC Le Papesse, da uve sangiovese 95%, Balsamina e Negretto 5%;
Fondo San Giuseppe – Romagna Sangiovese Superiore DOC Ca’ Bianca 2019, da uve sangiovese;
Menta & Rosmarino – Forlì IGP Sangiovese 2019 Area 7, da uve sangiovese 95%, ciliegiolo 5%.
Tra i miei migliori manca l’azienda LUVA, questa azienda mi ha colpito per tutto.
Una due giorni molto interessante che mi ha permesso di approfondire la conoscenza di questo territorio. La presenza costante dei produttori ha permesso un bel confronto e capire che cosa fa ognuno di loro nelle proprie aziende.
A finire quello che è stato un ottimo programma è arrivata la premiazione all’azienda LU.Va, la degustazione di Nelson Pari, uomo molto eccentrico, ma meno male che si è fatta una degustazione, con circa 90 persone, diversa da tante altre, io mi sono divertito ascoltandolo, imparando qualcosa in più sul territorio, sui produttori e sui vini. Ottimo qualche suo aneddoto raccontato.
Il mattino dopo mi sveglio presto torno a fare colazione a Modigliana aspettando che mi venga a prendere Luciano, uno dei due soci dell’azienda agricola LU.VA. l’azienda che mi ha colpito di più in questi giorni, due le conoscevo già.
Senza togliere nulla agli altri i loro vini mi hanno convinto assai. I loro vigneti sono molto belli, la colazione che faccio con la pizza locale, con uno dei suoi vini è stata molto simpatica e ghiotta.
Torno a prendere il mio bagaglio, passo a ringraziare tutti i produttori, loro aspettano i loro clienti, ho saputo che ne sono arrivati tanti come è giusto che sia per un territorio di qualità.
I miei due giorni a Modigliana finiscono così. Due giorni molto interessanti, ringrazio chi mi ha voluto qui e non nego che mi piacerebbe tornarci anche nelle prossime edizioni.
Scendo in paese, aspetto il pullman e in poco tempo mi ritrovo a Faenza.
Il tempo di camminare per circa 8 km., il tempo per tornare da ‘o sole mio, da Sebastaino Caridi per poi finire a cena con alcuni dei produttori.
Bevendo, raccontandosi dei due giorni, carpendo la soddisfazione che l’evento è andato molto bene, direi benissimo.
- “L’inizio sarà a Matelica, poi Lessona… poi non so… errare è bellissimo.” Questo è il titolo di un altro dei miei album di facebook - 13 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183, a seguire la moneta con 59, a finire ecco 190 Best But dello Slow Wine sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183 da parte dello Slow Wine, ecco il simbolo della moneta 59 sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024