Osteria Fernanda a Roma

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Osteria Fernanda
Via Crescenzo del Monte, 18/24
Roma
www.osteriafernanda.com

Eccolo un posto dove mi sono convinto di andare grazie a facebook, c’è stato un periodo che apparivano spesso le foto dei loro piatti, piatti davvero belli, anche se spesso non c’erano le descrizioni, i piatti erano belli e interessanti e se l’occhio vuole la sua parte, dicevano che erano anche buoni. Si era alla presentazione della guida ristoranti d’Italia del Gambero Rosso, non si era fatto tardi quindi due proposte che diventano subito una, andiamo all’osteria Fernanda, andiamo, almeno vediamo se è aperto e se c’è posto, si chiama, si fanno due calcoli prima delle due siamo lì. Il tempo di arrivare, i calcoli erano giusti, si entra e io esclamo, mi piace, è il locale che mi piace, tanta luce, chiaro, quel piano soppalco mi piace ancora di più, si sceglie il tavolo davanti alla cucina, arriva il menù e la lista dei vini, mi piacciono anche quelle … chissà che questi ragazzi non siano davvero bravi. Facile ordinare, ci sono piatti davvero interessanti, mentre finiamo di decidere arrivano grissini e pane e il loro amuse bouche che è un ottimo gambero, davanti a lui mio cugino Giovanni dice: facciamone portare un altro. La risposta è stata: si vabbè se iniziamo con i bis al benvenuto … tra un po’ te saluto. Mi salvo perché arriva il sempre ottimo spumante di Enrico Gatti, il loro Nature quest’anno è davvero buono, ottimo direi.

Il primo antipasto è: Insalata mare e monti, ecco lo sapevo, Giovanni vorrebbe il bis anche di questo, da scarpetta dietetica ormai, un po’ con il pane e un po’ con il dito. Eccolo il mio antipasto: Seppia, pomodoro, bufala e alghe marine, piatto intrigante, cottura della seppia davvero perfetta, bello anche a vedersi, vai di scarpetta, con dito. Altro antipasto , altra esclamazione di piacere: Anatra, cipollotto, nocciola, albicocche all’aceto di visciole, un piatto che non avrei mai preso, alla fine mi sono litigato l’anatra perché era davvero buona.

Primo piatto: Spaghetti “Benedetto Cavalieri”, melanzana bruciata, scampi e pistacchi. Se non fosse arrivato il dolce di cui dopo, questo primo avrebbe concorso a essere uno dei miei tre primi piatti dell’anno 2015, fantastico, sapori ben definiti, tutti che si amalgamano tra di loro per ogni forchetta di intenso piacere, con il dito a raccoglier anche i più piccoli granelli, bravi, bravi davvero. Altro assaggio di primo piatto, mentre mi viene la voglia di un risotto che non può mancare, concentriamoci su questi cappelletti che a vederli non sono niente male: Cappelletto alla birra, foie gras, nocciole e funghi, che dire? Non so se oggi sarò stato fortunato, mi sta piacendo tutto tantissimo, di questi cappelletti ne avrai mangiati tranquillamente una decina. Passiamo al riso: Risotto al burro d’Insigny, estratto di prezzemolo, anguilla e capperi, qui qualcosa non è andata alla perfezione, sono prodotti troppo buoni per non far riuscire un piatto così, dopo qualche giorno scrivendomi con Andrea, uno dei proprietari, mi mandò una foto di questo piatto, dalla foto ho visto più consistenza, mi piacerebbe riprovarlo e chissà che, anzi ne sono sicuro qui la scarpetta la farei con il pane e con il dito.

Lo spumante è finito, da una gran bella e buona lista dei vini si sceglie un rossese, il Beragna 2014 dell’amico Maurizio Anfosso di KA*Manciné, vino che mi piace sempre, con il manzo, miso, bietole e fragole ci sta benissimo.

Il cuoco va via di corsa, ci saluta, ma non si prende tutti i complimenti che meritava. Il dolce, il dolce … calmati scrivi prima che dolce è, poi inizi con i complimenti. Spuma d’aglio nero, birra e tuberi fritti, questo non è un dolce, questo è il mio dolce dell’anno 2015, un dolce fantastico, è stato bello fare con i tuberi fritti il cucchiaino per prendere il gelato, è stato bello mangiare con le mani la granella, è stato bello e buono tutto. Davvero un ottimo dolce, felice di aver letto che questo dolce sta e resterà in carta per tanto tempo ancora. I complimenti se li prende tutti Andrea Marini, intanto arriva anche Alberto Bloise che quando si sta bene lui arriva sempre come per dire che lui ha provato già tutto … ma è vero che è così poi. Quindi caffè e piccola pasticceria, impeccabile anche questa. La foto di rito ci sta tutta, ma fermati con i complimenti, un’ultima cosa ancora, spero che questo ristorante sia sempre così e che se ne accorgano tutti di avere a Roma un posto così buono e bello.  

Pasquale Pace
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