Percorsi di Gusto
Viale Croce Rossa, 40
L’Aquila
www.percorsidigusto.com
Prima di partire per Navelli, il mio compagno di viaggio mi ha imposto la condizione di andare a cena nella pizzeria “in mezzo a L’Aquila” condizione a cui ho aderito con grande piacere, è la pizzeria Percorsi di Gusto e non solo … in cui sono già stato e che mi piace molto. Quindi chiamo Marzia Buzzanca e prenoto, chiedendole se in carta hanno ancora la pizza dedicata a suo padre: “ti aspetto” è la risposta. A Navelli abbiamo una degustazione, poi si va verso la pizzeria, abbiamo due indirizzi, decidiamo per quello del centro della città, anche per vedere come va la ricostruzione dopo il terremoto. Si parcheggia, due passi a piedi e ci accorgiamo che a quell’indirizzo la pizzeria non c’è. Chiediamo, una coppia gentilissima ci accompagna fino davanti all’entrata del locale. Ringraziamo e si entra, la prima cosa che vedo con piacere è che il locale nuovo è bello come e più di prima, Marzia è in cucina, vado a salutarla, lei accoglie sempre col suo splendido sorriso. Ci accomodiamo, il locale è pieno. Dopo Navelli, niente alcol, anche perché ancora non sappiamo chi dovrà guidare. Arriva il menù, io scelgo, il mio amico è meno veloce di me, e così ne approfitto per osservare le facce goderecce mentre mangiano la pizza di Marzia. Intanto arriva la pizza di cui non avevamo dubbi: Dedicata a mio padre (cuore) – La focaccia casalinga: si chiama Via Sciacarazzali Tripoli, focaccia e frittata con scamorza affumicata, funghi, latte, insalatina e Parmigiano Reggiano in scaglie. Nel guardarla, nel mangiarla, mi rendo conto che è molto buona ma … sono sicuro che manchi qualcosa: la fettina di parmigiano sopra la pizza. Vado in cucina e lo chiedo a Marzia, lei mi dice che qualche cliente si è lamentato che era troppo forte, così l’hanno tolta. Per me invece quel formaggio sopra era proprio il tocco in più che faceva di un’ottima pizza un capolavoro, la prossima volta mi ricorderò di chiederla alla vecchia maniera. L’altra pizza la sceglie il mio amico e si chiama Via Paganica: burrata, lardo, cipolla rossa di Tropea in carpione, petali di lavanda. Bella da vedere, gustosa da mangiare. La terza la scegliamo insieme ed è la “Jotta” non so se per Marzia la parola Jotta o Iotta ha lo stesso significato del mio paese … ovvero ghiotta, perché questa pizza lo è: Pizza Chiarino con scamorza affumicata, alici, patate, pangrattato e timo, davvero una gran pizza. Niente vino o birra, dobbiamo ripartire e il nostro paesello è lontano, quindi il caffè ci sta bene, come ci sta bene un dolce al caffè: Tiramisù destrutturato di Maurizio Santin … è un dolce? Per me è più un amaro … destrutturare la pasticceria italiana è da sempre un affronto alla classe, alla raffinatezza, alla bontà che ci ha fatto conoscere in tutto il mondo. Comunque siamo venuti per la pizza e qui la pizza è davvero buona. Del resto Marzia viene dalla scuola di Simone Padoan (http://www.ilgourmeterrante.
- “L’inizio sarà a Matelica, poi Lessona… poi non so… errare è bellissimo.” Questo è il titolo di un altro dei miei album di facebook - 13 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183, a seguire la moneta con 59, a finire ecco 190 Best But dello Slow Wine sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024
- Dopo le 245 prestigiose Chiocciole, dopo il simbolo della bottiglia 183 da parte dello Slow Wine, ecco il simbolo della moneta 59 sulla guida 2025 - 12 Settembre 2024