Podere Orto
Country House
Strada Provinciale, 51
01021 Trevinano (Vt)
Tel. 0763 989024
La prima volta che incontrai Simona e Giuliano non avevano nemmeno le etichette sulle bottiglie, i vini erano un bianco e un rosso, era a una degustazione dello Slow Food ai Castelli Romani, consigliai loro le etichette bianche ed i loro vini mi piacquero già quel giorno, con tutti i loro piccoli difetti, addirittura il bianco era sporco, mi dissero perché non lo filtravano. Poi ci siamo rincontrati in varie manifestazioni tra cui Navelli, dove erano felici dal successo ottenuto, presentavano le annate 2013. Poi finalmente la visita in cantina, ma soprattutto nel loro Bed & Breakfast. L’accoglienza fu molto simpatica, si era durante la manifestazione di Acquapendente con i vini del Barbarossa. Seduti al tavolo della cucina, Simona e Giuliano ci raccontarono la loro storia, partita con un bacio e non, dal mare di Nettuno. Prima e poi i due però si dovevano incontrare e così nel 1997 nasce la loro storia, nel 1999 nasce la loro impresa di traduzioni (www.solsanguage.it). Quindi la decisione nel 2007 di venire a Trevinano, comprare un edificio rurale da mettere a posto per viverci con i loro figli; intorno c’è anche un terreno, da qui l’idea di piantare la loro prima vigna, si è parlato di influssi, di flussi, di Maia di solstizi e di tante cose che hanno portato la coppia nel 2009 a piantare il primo ettaro di vigna, nello stesso anno a dicembre, nel giorno del solstizio di inverno nasce Maia, Maia – solstizio, nulla nasce per caso. Maia è una bambina buona e fantastica. Nel 2011 si ristruttura il vecchio casale fino ad arrivare a questa bellissima struttura davanti al paese di Trevinano, paese affascinante, paese che nei brevi momenti che vi ho trascorso è sempre diverso, sempre affascinante. Come affascinante è questo posto. Le camere sono appena 4, tutte per scelta senza TV, senza aria condizionata, una diversa dall’altra, una più bella dell’altra, la struttura senza piscina, l’acqua serve per altre cose più importanti, perché vicino a loro tante cose belle da scoprire, terme, mare, colline stupende, il parco del Monte Rufeno. Per mangiare si può scegliere la mezza pensione. Il tutto inizia con una colazione dove la naturalità nei prodotti la fa da padrone, la ricerca del meglio è costante per offrirla a voi. A pranzo e a cena si può mangiare in un locale stellato a due passi, si può raggiungere anche a piedi, il locale è la Parolina (www.laparolina.it). Si possono organizzare anche tasting con i loro vini, tre per adesso. La vigna è solo un ettaro a circa 600 mt. di altezza, si producono, un bianco, un rosso e un moscato fermo. Il modo di farli è molto naturale, preparati biodinamici, il diserbo si svolge in maniera manuale, in cantina non si usano coadiuvanti, le fermentazioni sono spontanee, i vini non vengono filtrati. Giuliano di vini buoni ne ha bevuti tanti e i suoi obbiettivi li conosce, io li conosco dalla loro nascita e non hanno mai avuto grandi difetti, anzi mi sono sempre piaciuti. Ecco le mie sensazioni sui tre vini:
Il Bianco da procanico e da altre piccole quantità di uve autoctone in sperimentazione, visto che già si prevede dell’ampliamento degli ettari. Assaggiate da sempre tutte e tre le annate. 2012 aveva le sue spigolature ma era davvero interessante, risentirlo oggi può solo che migliorare, 2013 tutto si definisce ed è piacevole berlo, i difettucci si stanno smussando sempre di più. 2014 ancora da etichettare, un vino da una spiccata acidità che mi ci piace e che fa prevedere tante cose buone.
Rosso da uve sangiovese, grechetto rosso e ciliegiolo, ricordo ancora la prima volta che lo assaggiai era l’annata 2012 ed è stato amore da subito, spigoloso, sbandante, anche con le sue puzzette, ma dietro ho detto tra me e me tanta roba buona. Il 2013 un vino scoppiettante davvero, non ti lascia mai da solo, con i formaggi poi un vero must, quel giorno a casa loro con i formaggi del “caciaro” Antonello Egizi una goduria pazzesca. Il 2014 da risentire e risentire ancora, la quadratura del cerchio? Il meglio deve sempre arrivare, ma siamo a buon punto.
Moscato bianco in purezza, non è un vino che sta nella mia indole, mi ci divertirei a fare aperitivi in presenza di donne con stuzzichini di salmone e pesce. Quest’anno, vedendo l’uva di moscato, Giuliano dovrà vedersela con me se non ne fa un moscato dolce, le uve erano fantastiche e possono permettere qualsiasi sperimentazione.
Detto tutto ciò, non so quanti ettari la coppia pianterà nei prossimi anni, oggi so che è nata un’azienda da seguire con grande piacere, perché sia loro che i vini sono un gran piacere. Il loro Bed & Breakfast lo è già tantissimo. Stare qui è davvero uno spettacolo. Chissà che le influenze Maia siano davvero compagne di questo luogo magico. Con la loro bimba fantastica Maia formano una famiglia davvero da frequentare e vivere. A presto per sentire insieme l’annata 2015. A presto anche perché da quel giorno abbiamo avuto altri bellissimi incontri.
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