Puisteris – Semidano – Sardegna.

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Puisteris – Semidano

Il vino della Cantina di

Mogoro (Or)

www.cantinadimogoro.it

 

Non ho mai parlato di un vino solo, anzi si, a fine anno quando scelgo i miei tre spumanti o champagne, i miei tre bianchi, i miei tre rossi e i miei tre vini dolci. Eccomi a farlo per un vino di cui penso tutto il bene possibile. E’ lo sforzo di una cooperativa che ha portato a far conoscere il Puisteris e il Semidano, l’uva con cui si produce questo vino, al di fuori della Sardegna. La prima volta che ho sentito parlare di questo vino è stato all’uscita dei Tre Bicchieri on line della regione Sardegna, sarà stato settembre 2013. Subito la mia curiosità, senza sapere da che vitigno proveniva, è andata al fatto che era prodotto da una cantina sociale, in una zona da me sconosciuta, nonostante conosca tanta Sardegna. Arrivato a Novembre, arrivato alla degustazione dei Tre Bicchieri, il vino era nei miei appunti marcato di rosso. Nonostante tutto, ero a fine degustazione, dopo aver degustato tanti vini, rossi, bianchi, spumanti, passiti, lui mi era ancora sconosciuto. Un lampo, il Puisteris, il vino della Cantina di Mogoro. Cerco il banco, si stava per chiudere, lo trovo li solo, la bottiglia mi piace, pulisco il bicchiere con quella poca acqua che era rimasta sui banchi. Lo verso mi sposto, voglio esser solo, ne sento i profumi, mi domando questo che è? Leggo Semidano. Lo degusto, un sapore delizioso, mi rimbalza da una parte all’altra del palato, mi ridà voglia di assaggiarlo ancora, sento la Sardegna, sento il desiderio di risentirlo. Da quel giorno poi non ricordo se l’ho più sentito era l’annata 2010. Poi arrivarono di nuovo i tre bicchieri e lui con il 2011 andò in finale, ne rimasi deluso, deluso di non avere l’occasione di risentirlo, d’altronde non l’ho mai trovato nelle liste dei vini dei ristoranti, un peccato. Poi ci fu un’email per i Volcanic Wine a Orvieto e dintorni, lui c’era, era il 2011 Ero felice di ritrovarlo anche se inferiore al 2010. Ormai però è un vino che sentivo nelle mie papille gustative, mi piace tanto. Ancora un’email ai primi di settembre del 2014, l’invito per la Sardegna, sempre Volcanic Wines, finalmente a conoscere da vicino il Semidano il vitigno del Puisteris. La speranza di risentire un 2010 subito svanita da una risposta: è finito. Ancora 2011 tante volte in diverse occasioni, sempre inferiore al 2010, sempre buono di una bevibilità incredibile. Bevuto qui poi da sensazioni di territorio definite, uno spettacolo. La visita in cantina, scrivere della Cantina di Mogoro. Amare la Sardegna, un altro pezzo della regione sconosciuto. Sapere che il nome deriva da un antico villaggio neolitico che si trova a ridosso del paese di Mogoro. La storia e i profumi li leggerete in altre parti, i vigneti ad alberello, sono vigneti di 30, 40 anni con rese basse di 50/60 q.li per ettaro. Viene affinato dopo la fermentazione in botte grande per circa tre mesi, il resto va tutto bene, resta da dire bravo all’enologo, bravi ai contadini, bravi a tutti gli operatori della cantina. Poi la storia continua con il Vinitaly, ancora lui il 2011 sempre costante, ma sempre buono, poi ancora in degustazione alla Rocca dei Priori a Montefiascone durante i Volcanic Wines, poi Sorsi di Vino, lui alla mia prima manifestazione, decantato agli amici senza avere il tempo di farsi dire le sensazioni. Poi infine pochi giorni fa a Volcanic Wines a Mogoro a casa sua, il 2012. Degustato in degustazione e poi ancora a pranzo, una, due, tre, ancora, ancora. Buono, lungo, impeccabile al palato, tutti in coro unanime a dire che vino, non so se raggiungerà i livelli del 2010, è sulla buona strada e chissà che chi capisce più di me lo porti ancora a raggiungere l’ambito premio dei Tre Bicchieri, per me oggi è da 88+, quindi basta poco, basta una degustazione più attenta, magari davvero a bottiglia coperta. Ma lui il Puisteris si riconoscerebbe tra mille, perché ha il marchio di questa terra spettacolare. Continuerò a cercarti, a farti conoscere, sperando di trovarti in tante liste di vini nei ristoranti, sia nella tua terra e sia in continente. Grazie per i due giorni passati insieme.

Pasquale Pace
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