Ristorante Del Duca
Via di Castello, 2
Volterra (Pi)
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Il locale di cui vi parlo oggi non è un semplice locale, è un palazzo antico nel centro storico della città di Volterra, è un giardino che ti accoglie nelle serate estive, è un ristorante dai toni caratteristici della zona e davvero accogliente, è una cucina in cui i prodotti freschi e soprattutto di stagione regnano sovrani, è un’enoteca in cui ci si perde tra le svariate etichette presenti e i prodotti tipici, è una grotta, a dir poco suggestiva, in cui ci si può sedere, nell’unico tavolo presente, e godersi l’eccellente cucina o, perché no, degustare un ottimo vino.
La semplicità è l’asso nella manica di Claudia, Ivana e Genuino, titolari del ristorante e si intuisce subito dai piccoli benvenuti, dal pane e dai grissini. Qui si annuncia la vera qualità. Tutta la passione di Claudia, della mamma e del papà viene cucinata da un ragazzo che farà parlare di se, anzi Alessandro Calabrese fa già parlare di se e portata a tavola da un servizio impeccabile.
La serata comincia bene e prosegue ancora meglio, sia per i piatti che per i vini dell’azienda Podere Marcampo. Il Marcampo 2016, davvero sempre più buono, ci accompagna per gran parte della cena, per poi lasciare posto al suo compagno Giusto alla Balze 2015, ancora invasivo di legno sotto una materia sempre interessante. Nelle prossime annate con la botte grande scommetto su questo merlot.
“Polpo alla pizzaiola”. Sarebbe un secondo ma a me piace variare, anche per mettere di più alla prova i cuochi . Appena arriva, penso: “Tutto questo pomodoro mi sembra esagerato!” Lo taglio per dividerlo con Genuino e dal piatto esce un profumo di voglia, di bontà. Prendo il polpo, il sugo e anche il purè, lo assaggio e mi sembra di sentire insieme una piantagione di pomodori in mezzo al mare. Il polpo è cotto alla perfezione, mi piace tutto di questo piatto, tanto da fare la scarpetta con il dito, ma ciò che colpisce particolarmente la mia attenzione è la croccantezza esterna. Un piatto come una canzone di Bruce Springsteen, la sua “Jakson cage”, piatto da carica per il continuo della cena.
“Carpaccio di pesce bianco, foie gras, gelato alle olive taggiasche e pompelmo” Il gelato è molto buono ma l’insieme del tutto viene un po’ squilibrato dal foie gras, che oltretutto io adoro. Peccato! Bella l’idea, ma la correggerei leggermente.
“Gnocchetti di seppia, minestrone di verdure e brodo di gallinella” La cosa più buona di questo piatto? Tutto, ma gli gnocchetti che si sciolgono in bocca al passare della minestra, sembrano una magia! Il piatto è qualcosa di intrigante, una scoperta continua di sapori netti dei prodotti che lo compongono per amalgamarsi insieme in cucchiai da ricordare. Piatto che rispecchia la stagionalità delle verdure. Da applausi!
“Spaghetti alla chitarra, gambero rosa, salsa all’aglio dolce e ‘nduja” Lo assaggio da Claudia Del Duca e mi piace talmente tanto che ne prendo una forchettata…che poi si raddoppia! Cottura degli spaghetti al bacio. La salsa sembra pennellare gli spaghetti come un grande artista pennella la sua tela. La ‘nduja croccante da divertimento e ulteriore sapore ad un piatto di pasta riuscitissimo
“Cosciotto di galletto del Valdarno (selezione Laura Peri), misticanza di campo e cipollotto” Molto bello ed invitante, peccato che arriva leggermente freddo. Il pollo, nonostante la temperatura non proprio calda, si dimostra di gran livello. Complimenti a voi per la ricerca e la scelta.
“Scamerita in crosta di taralli, vin santo e cavolfiore” Intrigante la panatura, perfetta la cottura, buono il cavolfiore. Peccato che è leggermente freddo anche questo. L’avevo mangiato in un’altra occasione e mi era piaciuto tantissimo.
“Cremoso al cioccolato 73% Perù “Angiolini”, composta di mandarini e gelato salato alla ricotta del Carrai” Eccolo un dolce da fine pasto, pasto completo, che ti fa sobbalzare già al primo morso. È talmente bello da vedere che subito ti vien voglia di preparare il cucchiaio, anche se la parte croccante è da prendere con le mani. Prendo il croccante, parte del cremoso, parte della composta di mandarini e con il cucchiaio metto il gelato di ricotta… e via, tutto in un boccone! Subito mi viene da pensare ad un ottimo dolce. Claudia e Genuino Del Duca mi guardano capendo che mi sta piacendo molto. Senza dir nulla ne preparo un altro boccone e godo tanto. A quel punto gli dico: “Un dolce pazzesco pieno di grandi sapori, escono da soli per poi amalgamarsi in maniera perfetta”. Croccantezza, cremosita, freschezza, il tutto intrigato da una piccola foglia di menta. Voglia di mangiarlo tutto, voglia di dividerlo con loro… ma l’ultimo boccone è mio per godere ancora, per avere la conferma di stare davanti ad uno dei dolci che si candida a diventare uno dei miei tre dolci per l’anno 2019.
“Mousse alla nocciola del Piemonte e sorbetto al lampone” Buono il sorbetto, buona la mousse ma insieme mi lasciano qualche dubbio…o forse sono troppo estasiato dal grandissimo dolce mangiato prima.
Con la piccola pasticceria, piccola si, ma con tre grandi dolci gustosissimi, si conclude una serata trascorsa in amicizia, una cena davvero interessante, accompagnata da un servizio impeccabile in un locale gradevole, da segnalare a chiunque voglia passare del tempo a godersi una cucina impeccabile, senza tanti fronzoli ma fatta di tanto territorio e grande ricerca.
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