I Sette Consoli Ristorante
Piazza Sant’Angelo, 1 a
Orvieto (Tr)
www.isetteconsoli.it
La prima cosa che mi ha colpito e che mi è piaciuta è stata il fatto che a lavorare, gestire, far sì che questo locale sia così accogliente sia un’intera famiglia. L’inizio è stato il buongiorno del piccolo Stopponi, lui all’entrata a giocare, vista la sua giovanissima età, ma anche a dire: buongiorno signori avete prenotato? Penso che con quel telefonino non giochi soltanto, penso che sia anche un piccolo ufficio stampa dei Sette Consoli. Visto che avevamo prenotato, ci accompagnano al nostro tavolo, siamo in 10, si mangerà in giardino, un vero e proprio giardino di casa, coperti da un gazebo in ferro, con intorno tende di lino bianco, il tavolo ovale è bellissimo, tutto è molto bello. Si aspetta l’arrivo di tutti, si scelgono i vini e si può ordinare. Al servizio le due figlie di Mauro e Simonetta. Adesso, che dire di loro? Dico solo che non hanno mai perso il sorriso, la cortesia, il sapere mettere a proprio agio tutti i commensali, non solo noi, con professionalità e gentilezza, spiegare i vini e i piatti, aver notato qualsiasi cosa in cui poteva occorrere il proprio intervento, complimenti davvero, siamo alla perfezione. Si inizia a mangiare, arriva il pane, tre tipi di pane, pizza, pane nero e pane bianco … pane e pizza , buoni, accompagnati dall’olio della cooperativa Colli Etruschi a Blera, un olio che non ha bisogno di presentazioni, loro sanno fare davvero oli buonissimi. Arriva il benvenuto, mentre si ordina, la prima cosa che mi viene all’occhio è lo splendido menù degustazione, “La proposta di Anna Rita”, sei portate a 45 euro. Un menù perfetto. Si è optato per quello con qualche variante, anzi con più varianti, anzi, abbiamo fatto come ci pare, con la piena disponibilità della famiglia Stopponi. Il mio primo antipasto è stato: Zuppa di fave secche, cicoria ripassata e calamaretti spillo, le zuppe mi piacciono, questa oltre che è un bel piatto da vedere è anche un buon piatto da gustare. Tutto si amalgama, tutto farebbe gridare al bis. Arriva un altro antipasto, quello che era è stato il mio dubbio, ma da un amico si va ad assaggiare: polpo grigliato, cous-cous e peperoni arrostiti. Tre ingredienti che mi piacciono, in questo piatto sono uniti in un buon piatto davvero. Ancora antipasti: Lingua di vitello morbida, funghi pioppini in umido e polentina, altro assaggio dal piatto di un amico, altro assaggio di bontà e di saper fare bene in cucina. L’altro piatto non si poteva perdere quindi: crema di patate, uovo e funghi galletti. Questi sono i miei piatti, i piatti che mi fanno concludere con la scarpetta fatta con il dito, per non mangiare troppo pane. A pensarci, avrei preferito i funghi porcini, ma mi è piaciuto tanto anche così … buonoooooo! Salmone selvaggio scozzese affumicato “Loch Fyne”, rapa rossa, arancia e alga Wakame. Questo piatto non l’ho mangiato, ma a guardare il mio amico che lo ha scelto, credo che gli sia piaciuto assai.
Si passa ai primi piatti: Paccheri farciti di baccalà mantecato, sugo di pomodorini datterini, capperi e origano. Non amo i paccheri, ma la vista di questo primo piatto mi ha fatto chiedere di assaggiarlo, ne ho mangiato uno, poi un altro, il pacchero era ben pieno di baccalà, il sugo faceva il resto, un gran buon pacchero. Altro primo piatto: Pappardelle al sugo di germano cacciato, profumo di arancia. Lumache di vigna croccanti alle erbe e salsa di topinambur. I miei secondi, spesso, sono di nuovo gli antipasti, in questo caso ecco il piatto, bellissimo, peccato gli sia mancato un po’ di sale. Tutto perfetto non si può. Arriva il piatto di cui sento parlare un gran bene, il piatto è: piccione in casseruola al profumo di Marsala, per oggi anche con i galletti. Mi è sempre difficile scegliere i secondi piatti dell’anno , sono tre, questo sarà uno dei miei tre secondi per l’anno 2016. Cottura perfetta che esalta il sapore del piccione, salsa, funghi a completare un piatto da ricordare per tanto tempo. Lo smile con gli ossi ci sta tutto. Tre x fatti con le ossa a significare tre baci ci stanno tutti. A sorpresa arriva polenta, formaggio fuso e tartufo bianco, davvero un ottimo pre dessert. I vini del pranzo.
Cantine Giorgio Lungarotti – Brut Millesimato 2012, mi ha accompagnato per tutto il pasto senza cedere mai, una buona conferma.
La Staffa – Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc Classico Superiore 2014, si è aperto piano, piano per diventare come sempre un gran vino. Dell’olio ne avevo parlato all’inizio.
Palazzone – Campo del Guardiano in magnum 2006, un vino che passati questi 10 anni è diventato più buono che mai, un vino che mi piace sempre, questo è stato fantastico.
Lungarotti – Rubesco Vigna Monticchio 2007 in magnum, questo vino è sempre una grande garanzia, anche oggi si conferma per quello che è, un ottimo bere.
Damiano Ciolli – Cirsium 2012, qui sono di parte, ma ve lo ripeto, è un orgoglio di Olevano Romano, è un orgoglio per il Cesanese di Olevano Romano.
Si passa ai dolci: La nostra Zuppa Inglese. Una classica zuppa, rivisitata con questa gelatina davvero simpatica. Poi, Tutto pistacchio! Mi piace il pistacchio e questo dolce è … bello e buono, buono e bello. A finire caffè e piccola pasticceria, buona anche questa. Per concludere, dico a me stesso che sono stato un ingrato ad aspettare tutto questo tempo per venire in un locale in cui sono stato davvero bene. Ancora grazie e complimenti alla famiglia Stopponi per averci fatto passare ore così piacevoli e goduriose, mi alzo satollo per tanta bontà, pieno di gioia per essere stato davvero un gran bene.
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