San Giovenale e il suo Habemus – Blera (Vt)

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San Giovenale

Loc. La Macchia 

Blera (Vt)

www.sangiovenale.it

C’è voluta la quarta volta affinché potessi scrivere di San Giovenale, c’è voluto che venissi qui d’autunno per scrivere di Habemus. Oggi era una giornata bella, anche se non chiara, ma la natura intorno si è saputa esprimere in maniera incredibile. Infiniti colori e tutto sembrava più circondato di pace e tranquillità. Forse era giusto scrivere oggi di fronte al 2013 di Habemus intrigante come non mai. Qui il meglio deve ancora venire ma oggi siamo davvero davanti a un ottimo vino. Qualcuno dirà che è giovane, qualcuno dirà perché adesso e non tra qualche anno. Io conoscendo tutte le altre annate, so che è un vino che mi piace tantissimo. Oggi venire qui è stato il completamento di una festa, i 50 anni dell’oleificio Colli Etruschi a Blera, quella è stata storia di ieri, oggi è San Giovenale, oggi è padre, figlio Emanuele Pangrazi e la loro creatura, l’azienda San Giovenale. La prima volta che sono venuto qui già conoscevo il loro vino e la sua stupenda bottiglia. Non ricordo se erano tre anni fa se non addirittura quattro, un’altra volta ci sono venuto quasi di passaggio, la terza fu una bella giornata passata insieme al babbo di Emanuele, con Diego Mirabella stretto collaboratore di San Giovenale e con Damiano Ciolli, ci fermammo a mangiare nella loro casa, la sala degustazione attuale con annessa cucina ancora non era pronta. Quella volta vidi per la prima volta l’impianto nuovo che darà il vino bianco dell’azienda. Oggi eravamo un bel gruppo, la visita è iniziata dal nuovo vigneto fatto di 41200 barbatelle per ettaro con uvaggi bianchi che si trovano in Rodano, quindi marsanne, roussanne e anche malvasia che sa di nostro territorio. Vedere queste vigne da sempre sensazioni bellissime, bellissima è dal primo giorno l’attesa per il bianco di San Giovenale. Dalle vigne si passa in cantina, cantina che ormai conosco bene, ma siccome è un’opera d’arte, questa cantina ogni volta mi da qualcosa di nuovo, che hai notato o no le altre volte, ma ogni volta è sempre più bella. E’ bella da fuori ed è bella da dentro. Dal piano terra si scende alla barriccaia, qui mi metterei con gioia a sentire tutte le barrique, ci sono diverse annate di uvaggi che ancora non vanno in bottiglia, tra cui una di queste è di Cabernet Franc, questa barrique la volevo inserire tra i miei tre rossi dell’anno 2015 per quanto mi piace. Questa volta dalle barrique tutte di legno francese, tra le più pregiate, si assaggiano le nuove annate degli uvaggi che sono a San Giovenale, grenache, syrah, tempranillo, cabernet franc, carignan tutti davvero in ottima forma, meno che il tempranillo che sta in movimento, questo ci fa decidere di andare nella nuova sala degustazione a fare la mini verticale di tre annate di Habemus, l’Habemus per adesso è composto da 40% di grenache, 40% di syrah e 20% di carignan:

  1. 2011, io dico sempre che parlo di quello che ho nel mio bicchiere in quel momento, era da tanto che non la risentivo, oggi questa bottiglia mi fa dire che forse non era il giorno giusto per aprirla, si aspetta, si risente, saltando da un’annata all’altra, oggi è così ti lascio con il desiderio di risentirti prima possibile.
  2. 2012 ecco l’Habemus che va avanti per la sua strada, l’Habemus che è buono oggi, domani e dopodomani.
  3. 2013 annata che mi piace assai, sarà che finirà subito questo effetto prorompente di un vino già così buono, sarà che forse, anzi sicuramente diventerà un grande vino, intanto io se posso me lo godo adesso, poi come si dice a Roma “beato chi ha un occhio”.

Mi hanno raccontato che dopo essere andato via è stato aperto anche il 2010, mi hanno parlato di un ottimo vino, mi hanno parlato di quello che io già sapevo, il 2010 sta diventando davvero un buon vino … dico buono perché qui arriverà l’ottimo prima o poi, arriverà l’eccellenza.  A chiudere auguro alla famiglia Pangrazi tutti i successi che meritano. Nel frattempo anche Blera si gode i fasti che è riuscito a dare questa azienda e l’oleificio Colli Etruschi. 

 

Pasquale Pace
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