Sangiovese Purosangue
Certosa di Pontignano
03 Novembre 2015
Enoclub Siena
La manifestazione Sangiovese Purosangue dove si fa si fa è sempre un’ottima degustazione. Quest’anno è in trasferta per me, in Toscana, in un posto bellissimo. Partire da Roma con un sole incredibile per essere novembre, arrivare alla Certosa in perfetto orario con un sole spettacolare in un posto spettacolare. C’è tempo anche per visitare un’interessante cappella, i giardini all’italiana e qualche stanza della Certosa, fare due foto e assistere a uno dei convegni inerenti la manifestazione. Si sale su in sala degustazione, i vini sono davvero tanti e tanti interessanti, tavolo da degustazione e i sommelier a servici i vini richiesti, sono davvero tanti è giusto inizare. Vini che degusto spesso, oggi però ci sono anche annate vecchie e aziende nuove. Il tavolo ha anche una bella veduta che non guasta, ci danno l’elenco e non si sa davvero da dove iniziare. La lista è suddivisa per la Toscana in Area Chianti Classico, Gaiole in Chianti, Monti in Chianti, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Montalcino, Terricciola, Carmignano, Rufina, Valdarno di Sopra, Certaldo, San Gimignano, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Quirico, Sarteano, Amiata, Pitigliano, Gavorrrano, Montiano. La Romagna divisa in Castrocaro, Oriolo, Marzemo, Bertinoro, Predappio, San Vicinio e Serra. Il Lazio con Trevinano con l’azienda Podere Orto e la presenza di Giuliano, il proprietario, che ha degustato molto con me, insieme ai fratelli Logi del Colombaio di Santa Chiara, il tutto a rendere la degustazione più interessante e piena di confronti. Elencare tutti gli assaggi mi sembra esagerato. Dirò quelli che mi hanno affascinato di più. Ecco i vini e le aziende più interessanti:
Montevertine: Pian del Ciampolo 2013, come dice Liviana: Il Pian del Ciampolo uscendo prima ci dirà quello che poi diventeranno gli altri. Se questo dice il vero assisteremo anche a un’annata 2013 ottima per il Montevertine e per Le Pergole Torte. Il 2012 di questi due vini è davvero notevole. In particolare il Pergole Torte (94 e vino rosso dell’anno 2015 per me) un vino fantastico già da adesso.
Istine: Premetto che … la ragazza sta diventando davvero brava. Chianti Classico 2013 (82), C.C. Vigna Istine 2013 (85), C.C. Vigna Casanova 2013 (87), C.C. Vigna Cavarchione (84), C.C. Riserva Le Vigne 2012 (90) non avrei mai creduto che in poco tempo saresti riuscita a fare vini così buoni. Questa riserva è davvero un ottimo vino.
Felsina: Quando ci sono i loro vini difficilmente ci rinuncio e difficilmente ne resto deluso. Chianti Classico 2013 (86), Chianti Classico Riserva 2011 (88), Chianti Classico Riserva Rancia 2011 (88), Fontalloro 2011 (91).
La Lama a Castelnuovo Berardenga, la sorpresa: Chianti Classico Riserva 2007 (87), Chianti Classico 2008 (85), Chianti Classico 2007 (87).
Fonterenza: il mio rosso e Brunello di Montalcino particolare, che mi piace, le sorelle Padovani sono davvero brave. I loro vini non saranno il massimo ma si bevono di getto, le bottiglie finiscono e tutto fila liscio così. Rosso Montalcino 2013 (83), Brunello di Montalcino 2009 (85), Brunello di Montalcino 2010 (87).
Le Potazzine: Rosso di Montalcino 2011 (84), 2012 (86), 2013 (85+).
Piancornello: Rosso di Montalcino 2013 (82), Brunello di Montalcino 2010 (92), 2008 in magnum (90), 1999 (88+). Vini davvero sempre più convincenti negli ultimi anni, li conosco da poco.
Pietroso: Qui già stiamo al Brunello 2011, qui già stiamo in paradiso (91) è stato un impatto immediato con tutti i sensi del mio corpo, da risentire prima possibile e sempre. Rosso di Montalcino 2013 (87).
San Lorenzo: Addirittura 5 annate del Brunello, ma qui voglio iniziare dal suo Rosato 2014 (85) sempre più una sorpresa a me che i rosati non piacciono, Brunello di Montalcino 2010 (90+) che questo vino scalpita l’ho detto scrivendo di lui nell’anteprima Brunello, lui scalpita ancora e chissà dove arriverà, 2009 (89), 2006 (87), 2005 (88), 2004 (86) la dimostrazione che le annate si sconvolgono con il tempo, ma i tuoi Brunelli sconvolgono sempre di più.
Tiezzi: Rosso di Montalcino Poggio Cerrino 2014 (84), Brunello di Montalcino Vigna del Soccorso 2010 (87), Brunello di Montalcino Poggio Cerrino 2010 (91).
Noela Ricci: Sangiovese Godenza 2013 (87), Il Sangiovese 2013 (85). Li difenderò sempre i loro vini finché sono e saranno così.
Podere Orto: Rosso 2012 (85), Rosso 2013 (86), Rosso 2014 (ti voglio aspettare a giudicare perché quando sarà l’ora sarà una bella e buona sorpresa). Ancora degustati Le Chiuse, Le Ragnaie, Sesti e Ventolaio, gli appunti non presi perché si era in piedi e si scherzava, ma loro non tradiscono mai.
Mangiare? Oggi non mi va e non si può, quindi due foto e via ad aspettare i banchi di assaggio, questo posto è davvero bello, il sole lo fa diventare affascinante.
I banchi di assaggio sono all’interno di piccole stanze e corridoi, degustati tanti altri vini, tra questi i vini di Ca’ di Sopra, loro i Sangiovesi li sanno fare, a me piacciono sin dal primo giorno, voi scopriteli e procurateveli non resterete delusi. Pomona li sento, mi intrigano, mi piacciono. Bibbiano pima di tutto per salutare Elisa Bacci ma anche per degustare il Montornello e la Vigna del Capannino. Colle Santa Mustiola, qui non ci sono solo vini buoni qui ci sono due persone fantastiche a cui voglio bene davvero. Le Casalte, non so perché ma era da tanto che non sentivo i vini di Chiara Barioffi e non so perché ma lei i vini li sa fare, a volte spigolano, ma poi tornano in equilibrio e per questo mi piacciono tanto. Campinuovi, lui guai a chi me lo tocca e guai a chi mi tocca la sua riserva. Infine chiudo con una sorpresa: La Salceta a Valdarno di Sopra (AR) il vino si chiama Ruschieto ed è un 2011, bello e buono davvero, dietro al banco un personaggio simpatico, mi chiamano per un’altra cosa, ma oggi ti ho conosciuto e ti cercherò ancora. Mi chiamano per la presentazione di un libro, il libro di due donne, una la conosco ed è Stefania Pianigiani, l’altra no, ma la loro simpatia unita alla donna che le presenta fa di questo libro un libro da comprare. Tra racconti, aneddoti e grasse risate finisce anche la presentazione. Compro il libro che ho appena iniziato a leggere e vado agli ultimi saluti. Finisce dove è iniziata la giornata alla Certosa con il Colombaio di Santa Chiara, loro sono amici cari e i loro vini bianchi, la loro Vernaccia dopo tanti rossi non teme nulla. Finisco con l’ennesimo elogio a Davide Bonucci, grazie di avermi invitato in questo posto davvero bello, le tue degustazioni? Basta elogi, continua così e facci godere sempre e sempre facci scoprire cose nuove. A presto, al 22 Novembre a Roma.
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