Simcic wines – Marjan Simčič
Ceglo, 3b
Dobrovo – Slovenia
www.simcici.si
Il mio ultimo giorno in Friuli per quest’anno prevedeva una gran bella giornata, con la visita in Slovenia da Marjan e Valerija dell’azienda Simcic a Dobrovo, subito dopo il confine con l’Italia. Era tanto caldo, la piscina, molto bella, non c’era l’altra volta che sono venuto qui, questo mi fece piacere, così come la parte nuova della cantina, davvero molto bella. Il caldo fuori si fa dimenticare in fretta, lì le temperature sono perfette per far sì che il vino riposi alla grande. La pulizia regna sovrana. Marjan iniziò la visita partendo della fase di lavorazione delle uve, quando le vigne hanno la giusta maturazione (non prima di ottobre) quando le uve sono sane e in cantina si deve solo saper conservare. Tutta l’uva dei 20 ettari, (di questi sei sono in Italia) viene raccolta a mano in cassette, vinificata con piccole macerazioni o lunghe macerazioni, in troncoconici, per poi passare in botti grandi, in acciaio e infine con affinamento in bottiglia. Tutti vini sono fatti fermentare con lieviti autoctoni della stessa uva, quindi imbottigliati senza chiarifiche e filtrazioni.
Tre linee: la prima Brda classic (di questa linea si fa la Ribolla), Pinot Grigio, Sauvignonasse, Chardonnay e un vitigno rosso che non ricordo. Degustammo il Suvignonasse e il Pinot Grigio entrambi 2016, imbottigliati a maggio 2017. Vini piacevoli per una buona sbicchierata in un bar, in un locale con mescita con gli amici.
La seconda linea, di nome Cru Selections comprende: Sauvignon blanc, Ribolla, Chardonnay, Teodor White, Teodor Red e il Pinot Nero; di questa degustammo il Teodor white 2015 dalla vasca di acciaio; un vino composto da un uvaggio di Ribolla 60%, Sauvignonesse 20% e Pinot Grigio 20%, di cui oggi è in vendita l’annata 2014. Un vino che promette tantissimo, l’ho gustato prima nei stupendi profumi, poi nella sua bocca già sazia di qualità, un vino da prendere in considerazione quando uscirà sul mercato; da bottiglia poi bevemmo il Sauvignon 2015, un vino che dire buono è dire poco, di una complessità notevole, in cui puoi ritrovarci tutti i profumi e tutte le sensazioni al palato di un grande sauvignon del mondo (91). La Ribolla 2014 leggermente con meno potenza ma di una gradevolezza di beva importante (89).
La terza linea, di nome Opoka, viene prodotta sui vigneti migliori e più vecchi e comprende il Sauvignon Blanc, la Ribolla, lo Chardonnay, il Merlot e il Pinot Nero. Di questi assaggiammo: 4 annate del Sauvignon Blanc, vale a dire il 2009, 2013, 2014 e 2015. Il migliore in senso assoluto il 2013, forse. Di sicuro una grande bottiglia (93+); il 2015 è sulla buona strada Ma ancora troppo giovane (90). Ribolla 2009 e 2014: la 2014 si elevava in maniera più incisa con l’apertura del vino diventando più complesso della Ribolla Seclections (90+). Infine una Ribolla 2006, aperta da quasi una settimana, ancora integra e quindi piacevole. Due annate di Chardonnay Opoka, 2011 e 2013: lo avevo già detto in cantina con l’assaggio da vasca di acciaio dello Chardonnay 2015: “Qui sembra di aver varcato il confine francese invece che quello sloveno”, ma a Brda gli Chardonnay come tutti gli altri vini vengono bene. Dimenticavo che furante l’assaggio dei bianchi mangiammo anche dell’ ottimo salame prodotto da Marjan con “ciccia”, vino sale e pepe, quindi formaggi e olive. Dal ristorante del cugino di Marjan a pochi metri dalla cantina arrivò un buonissimo stoccafisso mantecato, una buona insalata di mare e linguine alle vongole veraci, abbinamenti perfetti! Passammo poi ai rossi: Pinot Nero nelle annate 2014, uno della linea Selections e uno della linea Opoka, buono il primo (88), ottimo il secondo. Marjan faceva bene a vantarsi del suo gran Pinot Nero, un vino già buonissimo adesso e chissà per quanti anni ancora (91). Poi due annate di Merlot della linea Opoka, tutti e due davvero spettacolari, con il 2006 con una marcia in più. Il dolce lo portammo noi, ed era un’ottima bavarese, abbinata con un meraviglioso Leonardo passito del 1997 da Ribolla selezionata e messa in appassimento, vino dedicato al figlio di Valerija e Marjan dal nome Leonardo, che poi è anche il nome di mio figlio, e questo fa si che l’amicizia con i Simcic sia ancora più speciale. Amicizia, piacevolezza, benessere condiviso. Ingredienti preziosi per rendere una giornata speciale come quella. Grandissimo Marjan, vignaiolo che sa il fatto suo in termini di qualità del bere. Grazie di cuore, è stato bello rivederti e riconstatare quanto di bello ogni anno realizzate.
Pasquale Pace Il Gourmet Errante e Gianluca Ciotti.
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