Slow Wine
Guida 2018
Terme del Tettuccio
Montecatini Terme (Pt)
www.slowfood.it/slowine/
Bar Pasticceria Giovannini
Corso G. Matteotti, 4
Montecatini Terme (Lu)
www.pasticceriagiovannini.it
L’Imbuto Ristorante di Cristiano Tomei
Via della Fratta, 36
Lucca
www.limbuto.it
Sandra & L’Angolo del dolce
Via Borgo Giannotti, 391
Lucca
www.pasticceriasandrabianchi.com
I Sette Consoli
Piazza Sant’Angelo, 1a
Orvieto (Tr)
www.isetteconsoli.it
Questo sarà il primo articolo in cui riporterò l’album di facebook con foto e commenti dei luoghi elencati sopra. Questo per permettermi di parlare di più cose, visto che stando da solo non riesco a scrivere di tutto ciò che faccio, che vivo e di cui vi vorrei raccontare. Questo album si chiama: Il Gourmet Errante tra Montecatini e poi…
Vi racconterò e vi mostrerò le foto del meglio del mio vissuto.
Raccontare di Montecatini, di una delle più grandi degustazioni dell’anno, ci vorrebbe una giornata intera passata davanti al pc. Cercherò di riassumervi tutto, sperando di non perdermi nulla.
Il sole splende, la location è bellissima, i produttori sorridono e i partecipanti pure: ci sono tutti i presupposti per una grande degustazione. E’ sempre un immenso piacere incontrare tanti cari amici, girare con la sacchetta ed il bicchiere in mano tra i banchi d’assaggio. Complimenti allo Slow Wine per l’organizzazione e per il livello qualitativo altissimo dei vini presenti. Ho camminato, assaggiato, incontrato gente, scambiato opinioni, quindi bevuto e via dicendo. Una volta varcata l’uscita penso a quante cose ancora si sarebbero potute fare, a quante persone non sono riuscito a salutare e quanti altri vini avrei potuto degustare; mi rincuoro ricordando a me stesso che tutto nella vita non si può fare, quindi cara Montecatini Terme, Terme Tettuccio, ci vediamo il prossimo anno… e non vedo l’ora!
I migliori assaggi del giorno potete scoprirli nelle foto (sei vini bianchi e quattro rossi); come al solito non proprio i migliori, ma i più emozionanti dei circa 150 degustati.
Proseguiamo per Lucca, a 30 km da Montecatini. Mi passano così velocemente da sembrare centimetri: troppo entusiasmato dall’idea di andare a cena al ristorante l’Imbuto di Cristiano Tomei. Nei commenti delle foto (se vi va) potete leggere tante cose sui piatti.
Menù di sette portate (diventate non so quante in più) per tre, per una cena davvero ottima, una rivelazione. Mi sono divertito tanto e mangiato ancora meglio; i miei complimenti a Cristiano Tomei.
Tre i piatti che ho apprezzato di più, due classici e sempre presenti nel menù di Cristiano più un terzo: ravioli ripieni di olio evo con seppia a pezzettini – il clamore di questo piatto è ormai noto, averlo provato è stato davvero piacevole – il pesce di fondale (ombrina di 35 kg cotta in maniera sublime) su letto di salsa al cavolo nero, rafano grattato e estratto di salvia e la bistecca primordiale – grandissima carne, se poi la mangio con le mani vado in estasi.
Il giorno dopo mi sveglio e con Luca me ne vado a passeggio per Lucca (che belle le sue mura!) approfittando di un caldo mattino. Mi fermo a fare colazione in un bar, ma che dico, una boutique del dolce: sto parlando di Sandra & L’Angolo del dolce. Le foto, vi avviso, non rendono merito alla bellezza del locale e alla bontà dei prodotti mangiati.
Mi unisco agli altri, c’è chi riparte, chi invece prosegue con noi; prossima tappa: i Sette Consoli a Orvieto. E’ il secondo anno consecutivo che pranziamo lì e spero che questo appuntamento diventi rituale. Mangeremo bene come al solito, magari sotto al gazebo visto che oggi c’è il sole, e poi ripartiremo verso casa; una sosta lungo la via del ritorno che ne varrà la pena.
Siamo in sette, arriviamo a scaglioni ma puntuali; la famiglia Stopponi è lì che ci aspetta. Guardate le foto e leggete le mie impressioni sull’ottimo pranzo accompagnato da altrettanto ottimi vini, ma non posso fare a meno di descrivere il piccione di Anna Rita Simoncini e di Mauro Stopponi, un piatto che rasenta la perfezione e ne fa, a mio parere, l’emblema dei Sette Consoli. Meraviglioso afferrare le coscette con le dita, morderlo e sentire quel trionfo di sapori ma ben scandito uno ad uno; me lo gusto adagio e poi passo al crostino con il paté e il mio palato si inebria. Poi fegato, petto e ancora cosce, scarpetta con il pane (o con il dito, non posso mangiare troppo pane e, a mali estremi…). I funghi li assaggio prima da soli e poi con il petto, con il fegato, e con tutto ciò che è nel piatto.
Mi alzo e applaudo: ho avuto la conferma che questo sarà uno dei miei tre secondi piatti per l’anno 2017.
Termina così un bellissimo fine settimana tra sole, amici e luoghi stupendi, tra grandi vini e cibo squisito. Un fine settimana targato Slow Wine, che ci ha regalato, ancora una volta, una delle più grandi degustazioni che si fanno in Italia.
Pasquale Pace Il Gourmet Errante e Gianluca Ciotti
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