Terre di Toscana 2023
26 – 27 marzo 2023
Una Hotel Versilia
Lido di Camaiore (Lu)
www.acquabuona.it
www.terreditoscana.info
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it
Quando già il gruppo di Acquabuona sta organizzando l’evento del 2024, a distanza di più di tre mesi, ecco il mio Terre di Toscana 2023 e non solo, il tutto potrebbe anche essere racchiuso nel mio album di facebook
Negli ultimi anni il mio Terre di Toscana, per me la summa delle anteprime toscane, inizia con l’appuntamento a Roma con Massimo Abbate e Gabriella Teglia.
La prima sosta è sempre, non potrebbe essere altrimenti, dalla Belle Helene a Tarquinia.
Non mi stancherò mai di dire che Francesca Castignani è una super pasticciera. Colomba, frangipane e scintilla, tre dolci ottimi assai.
Abbiamo avuto il piacere di assaggiare la colomba classica (la mia preferita) e quella albicocca e limone (da non sottovalutare, anzi direi molto buona). Oggi anche il frangipane, uno dei miei lievitati preferiti.
A finire la scintilla quello che sarà uno dei miei tre dolci dell’anno da pasticceria ecco le mie impressioni, la mia emozione.
Dopo il tutto non può mancare un saluto, una foto con Francesca.
Quest’anno si è deciso di pranzare con il gelato, così la seconda sosta è a Pisa nella gelateria De’ Coltelli di Gianfrancesco Cutelli. Bello trovare lui e confrontarsi sull’alta qualità dei prodotti che usa per produrre i suoi ottimi gelati. Nello scegliere i gusti c’è l’imbarazzo della scelta, anche oggi ne abbiamo assaggiati una quindicina, tutti ottimi, tanto da stare in difficoltà a scegliere il migliore. Tra i preferiti di oggi: yogurt di pecora a ruota l’amaretto Santa Croce.
Le foto di rito e via verso il Lido di Camaiore c’è tempo per due passi e godersi lo splendido tramonto.
La prima cena quest’anno è in un locale che ci è stato consigliato. Ristorante Pino a Viareggio, difficilmente mi fido, in questo caso il consiglio è stato molto valido.
Nelle foto potrete vedere la qualità del pesce, dalle didascalie potrete leggere i miei giudizi molto entusiasti. L’applauso è arrivato con la frittura, composta da moeche, scampo, gambero, moscardini e una polpetta di pesce.
Un altro grande piatto è stato: La padellata di Pino con pesce locale e crostacei. Piatto che si è meritata la scarpetta con tanto di filmino.
Il giorno dopo finalmente eccomi a degustare a Terre di Toscana. Ecco il resoconto della mia prima giornata.
Una degustazione molto interessante, l’aumento delle aziende ha portato solo tanta altra qualità. Dai miei circa 140 vini degustati ne ho scelti 17, forse troppi, ma non mi ha andava di toglierne nessuno. Ne ho tolti altri che mi piacciono tantissimo ma sarei stato ripetitivo nel metterli perché vanno spesso tra i migliori. Tre esempi per tutti, i vini delle aziende Il Colombaio di Santa Chiara, Pietroso e Stefano Amerighi.
Dei 17 vini c’è un bianco, un rosato e 15 vini rossi.
Nella foto potete vedere i vini, le tipologie, metto solo l’elenco dei produttori
Terenzuola di Ivan Giuliani, i suoi bianchi sono ottimi, oggi anche tre rossi interessanti.
Il Rio, invito tutti a godere al loro banco.
Colle S. Mustiola, un rosato di carattere.
Fattoria Kappa – Essenza, essenzialmente un gran rosso.
Fattoria del Pino e Sanlorenzo, Montalcino che piace assai.
Antonio Camillo e I Luoghi, da vitigni che adoro due ottime dimostrazioni.
Podere Le Ripi, un banco ottimo.
Castello dei Rampolla, il San Marco torna a far miracoli.
Fattoria San Giusto a Rentennano e L’Erta di Radda, con loro due il Chianti Classico avrà sempre un futuro importante.
Istine e Fabio Motta, garanzie di qualità.
Salvioni e Pian Dell’Orino, il rosso di Montalcino che si erge a livelli qualitativi ottimi assai.
Un’altra cosa bella nel venire a Terre di Toscana è cenare nella pizzeria Apogeo, che mi piace ASSAI! Quest’anno è stata l’occasione per lasciargli il mio adesivo per locale consigliato da Il Gourmet Errante, ecco il racconto della serata.
La mattina non può mancare la bella passeggiata a vedere il mare del Lido di Camaiore, per poi iniziare il secondo giorno di degustazione.
Dopo aver degustato circa 120 vini ecco a scegliere i miei migliori 12.
Uno spumante metodo classico, un bianco e 10 vini rossi.
Terreno – Metodo classico Dosaggio Zero 2014, un’ottima sorpresa.
Castello di Monsanto – Chardonnay Collezione 2021, la forza di un vino bianco, in mezzo a grandi vini rossi.
Riecine – Chianti Classico 2021, certezze.
Fattoi – Brunello di Montalcino 2018, mi piace assai.
Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino 2018, il lavoro paga.
Le Chiuse – Rosso di Montalcino 2021, l’annuncio di grandi brunelli in quest’annata, intanto mi godo il rosso.
Cuna – Brandino 2019, il Pinot Nero di Staderini pieno di immediatezza.
Villa Calcinaia – Chianti Classico Riserva 2019, mi ha catturato.
Michele Satta – Bolgheri Rosso 2021, l’evidenza di un ottimo cambiamento.
Sesti Castello di Argiano – Brunello di Montalcino 2018, ottimo aspettando Phenonena.
Il Marroneto – Brunello di Montalcino, ho visto anche la Madonna delle Grazie, li avrei potuti mettere tutti e 4 i loro vini.
Tiezzi – Rosso di Montalcino 2021, pulizia e delicatezza
Ecco a finire due parole su un evento che mi piace tantissimo, lo chiamo il “summa delle anteprime Toscane” lo è sempre di più. Complimenti grandi agli organizzatori, all’anno prossimo, non vedo l’ora di tornare.
Durante questi giorni grazie a Gabriella e Massimo ho scoperto un dolce buonissimo, eccolo: Sfoglia alla crema del Bar Pasticceria Caffetteria Gherardi a Montramito (LU), dolce che si candida a essere uno dei miei migliori per l’anno 2023, potete leggere il mio piacere, le mie emozioni.
Il giorno dopo l’ho trascorso a San Gimignano e qui passo delle ore, dei giorni sempre fantastici.
Il Colombaio di Santa Chiara, la gelateria di Sergio Dondoli, la sua famiglia e il suo splendido staff, l’azienda Tollena in tutto il suo esistere, punto vendita a San Gimignano, molto suggestivo che potete vedere nel filmino, il pranzo alla Locanda dei Logi con la degustazione di tutta la loro gamma, lo sapete sono vini che amo tantissimo… assai!
Il dolce chiaramente con il gelato del Dondoli, bello andarci con le persone che si conoscono anche dopo alcune ore a San Gimignano.
Per non farsi mancare nulla il finale è a La Mandragola, era da tempo, troppo, che non venivo e le nastrine danno dipendenza, ogni tanto debbono far parte della mia vita.
Vi chiederete e La Vecchia Nicchia? Alessandro ed Elisa erano in altri lidi affaccendati.
Finisco qui il racconto di cinque giorni interessanti… assai!
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