Tra Matelica e Jesi sono 50 km… forse anche molto meno.
Questo è il nome che ho dato al mio album di foto su facebook, cinque giorni trascorsi velocemente, godendo assai.
149 foto e un filmino con le sue didascalie a raccontare di luoghi, di paesi, di produttori, di vini, ma soprattutto dei vini del Verdicchio Di Matelica Riserva DOCG e del Verdicchio Di Matelica DOC.
Questo paese che mi ha invitato al Matelica Wine Festival 2023. Con l’occasione, ho visitato un’altra azienda che non è nel gruppo, lo era fino all’anno scorso.
In successione dopo il mio arrivo eccomi a bere un vino nell’enoteca dell’azienda Cavalieri, il Gegè Verdicchio Di Matelica DOCG 2020 risulterà tra i più convincenti del mio giro.
Essendo a Matelica non potevo non andare nell’azienda Gagliardi di Umberto Gagliardi e sua sorella Lara. Una visita che ci eravamo ripromessi ogni volta che ci si incontrava in giro per degustazioni.
Dopo una visita così, sono sempre più convinto che le aziende, i vignaioli, i vigneti si giudicano molto meglio andando a visitarli, a trovarli.
Umberto Gagliardi mi ha convinto con la sua determinazione, passione che mette nel lavoro, svolto con molto orgoglio. Una degustazione molto convincente in tutti verdicchi, ottimo il 2022, da aspettare, dopo l’estate il Maccagnano 2020 e anche sui due vini rossi. Merlot 2022, piacevolezza assoluta; Ciliegiolo 2022, un’ottima interpretazione di questo vitigno sempre più affascinante.
L’album continua con la visita all’azienda Bisci dei fratelli Bisci che mi hanno messo a disposizione un ragazzo molto in gamba.
Così con Andrea Ferretti abbiamo visto i vigneti, bellissimi, la cantina e abbiamo degustato i vini che sono stati una conferma della qualità che si produce in questa cantina.
Nel tardo pomeriggio c’è stata la conferenza nel Foyer del Teatro di Matelica, parlando del Verdicchio di Matelica e dell’annate che si sono degustate in questi giorni.
La cena si è svolta nel bel loggiato di piazza Mattei. I piatti sono stati cucinati dal ristorante enoteca – Charme hotel Marchese del Grillo, cena niente male.
I piatti sono stati accompagnati da 15 vini dell’associazione produttori di Matelica.
Al mattino ci hanno accompagnato in una terrazza naturale per ammirare e spiegarci il territorio del Verdicchio di Matelica, il tutto è stato spiegato da Umberto Gagliardi e il presidente della Cantina Società Cooperativa Belisario, Antonio Centocanti.
La giornata è proseguita con una degustazione verticale di più annate del Verdicchio di Matelica, dall’annata 2022 all’annata 2010, con un paio di sorprese.
La degustazione è stata condotta con competenza e simpatia del Umberto Gagliardi e dal capo sommelier AIS delle Marche Stefano Isidori.
Il livello qualitativo si è espresso in maniera impeccabile sull’intera gamma, toccando vertici elevati in ben quattro vini. Vini che meriterebbero tutti e quattro righe di descrizione ed elogi.
Dopo qualche ora di relax eccoci nell’azienda Casa Lucciola di Cruciani Luca. Come scritto nelle didascalie, qui ci scommetto tanto con la certezza che Luca e la sua signora faranno vini molto interessanti.
A sera eccoci nella Cooperativa Belisario. La storia del Verdicchio di Matelica, della cooperazione, del vino marchigiano, del vino italiano passa anche da qui. Una visita che mi ha confermato che in una cantina sociale si può fare tutto. Da vini per il supermercato a vini che fanno la storia qualitativa di una regione, di un paese.
La serata è continuata lungo le strade e le piazze di Matelica degustando vini e mangiando un paio di piatti.
L’ultima mattina ho fatto una bella passeggiata da Matelica a Braccano e ritorno. Paese che vale la pena di visitare per i suoi murales.
Durante il percorso ho trovato un vigneto dell’azienda Colpaola e l’entrata dell’azienda Maraviglia, aziende da andare a visitare tornando in questi luoghi.
Le fotografie dei murales potete vederli nell’album .
Nell’andare verso la stazione eccomi passare davanti all’azienda Cavalieri e alla Cooperativa Provima, non mancherò di andarle a visitare tornando a Matelica.
Nel pomeriggio mi sono trasferito, in treno, da Matelica a Jesi, dove ad accogliermi è venuto Francesco Ceci. In un attimo mi sono trovato nel Futura Country House a Monte Roberto (AN).
Difficilmente parlo dei luoghi dove dormo, a volte non ne posso fare a meno, anche per ringraziare le persone che mi hanno coccolato dal primo secondo alla fine del mio soggiorno.
Il tutto in una struttura valida assai!
Durante la notte in una camera stupenda non vedevo l’ora che si facesse giorno, era troppo il desiderio di andare a visitare l’azienda Vignamato della famiglia Ceci.
Questa azienda è una di quelle cantine che negli ultimi anni mi sta sorprendendo di più. Mi ricordo la prima volta che degustai i loro vini mi dimostrai molto scettico, ma nel farlo ero sicuro che da li a poco sarebbero cresciuti tanto.
Ebbene si eccomi a capire che tutto questo è accaduto. La giornata è stata stupenda, cantina, in jeep nei vigneti a capire anche il territorio dei Castelli di Jesi, in cantina a prendere i vini per il pranzo. Se mi avessero detto dove avrei voluto pranzare, avrei risposto con una domanda: “Quanto dista il mare?” Se la risposta sarebbe stata: “poco”. Con un viso felice, avrei detto: “Andiamo a pranzo al mare.” Tutto questo è successo perché Maurizio e Francesco Ceci, padre e figlio, mi hanno portato in un locale con il tavolo sul mare. Il nostro posto era in un angolo del pontile, stupendo, il ristorante si chiama Alberto Berardi Ristoratori dal 1934 a Montemarciano (AN). Lo dico subito, alle Premiate Trattorie Italiane manca un ristorante delle Marche, ecco venite di corsa e parlate con Edoardo, questo è un locale degno di questa fantastica associazione.
Veniamo al pranzo, ci sono le didascalie a descrivere un pranzo ghiotto, ottimo in alcuni piatti, ottimo assai in altri. In primis metto le cozze, adoro questi molluschi, a seguire la seppiolina, gli spaghettoni… tutto è stato all’altezza dei vini di Vignamato che hanno accompagnato il pranzo e la compagnia.
A finire a sorpresa il gelato di Paolo Brunelli, persona conosciuta quel giorno, gelati conosciuti con emozione, perché pieni di qualità. La foto finale è di piacere e si riparte per l’azienda, per salutarci e ringraziare tutti. Non vedo l’ora di rivedervi.
Torno con piacere nel relax del Futura Country House.
La notte trascorre veloce, siamo al quinto giorno di cinque. Bagno in piscina all’alba e alle 10,30 puntuale, ecco che passa a prendermi Riccardo Baldi della Staffa. Con Riccardo ci conosciamo da tempo, ma mai sono venuto a trovarlo. Non mi metterò a esaltare il lavoro di Riccardo, dico che i suoi vini sono tra i miei preferiti dell’intero mondo vitivinicolo. Non posso esimermi del parlare di una vigna bellissima da cui nasce un grande vino italiano, il cru Selva di Sotto. Vigneto e vino sono un orgoglio dei territori marchigiani e dell’Italia tutta.
Qualche assaggio da vasca per farmi dire che in questa azienda c’è il passato, il presente e il futuro dei grandi vini italiani.
Un pranzo veloce e si riparte. Nel tornare a casa ho pensato tanto a quanto sono affezionato a questi territori, a quanto Verdicchio ho bevuto nella mia vita, in quante aziende mi piacerebbe andare… insomma torno a casa felice per questa esperienza errante, bella assai!
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