Trattoria da Marino a Ponte di Serravalle (PT), Nuovo Mondo bar pasticceria, Mannori bar pasticceria a Prato, per una giornata molto ghiotta

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Trattoria da Marino
Via Provinciale Lucchese, 102
Ponte di Serravalle (PT)

Tutto è nato da Radda in Chianti, dopo il nostro incontro all’Osteria Le Panzanelle. L’incontro con Edoardo Innocenti ci ha portato a trovarlo nella sua trattoria, il locale della sua famiglia, sua moglie Cinzia e il figlio Alberto in cucina, lui e sua figlia Chiara in sala, tutti a dirigere un’ottima orchestra dalla cucina alla sala.

Con il mio amico Alessio Bernini decidiamo per il giorno niente aziende vinicole, niente cantine, si parte per ghiottonerie quindi via verso Prato senza far colazione, capirete il perché.

In un’ora arriviamo a Prato, parcheggiamo e in due passi siamo dentro al Nuovo Mondo, pasticceria e bar della famiglia Sacchetti. Paolo e Andrea sono famosi per la loro pesca di Prato, l’ho molto decantata ad Alessio, così ne prendiamo una in due, non può mancare la nuova idea, ottima idea, della pescamisù, anche questa una in due, si confermano entrambi ottime. Sarebbe da portarsene via un po’, ma la giornata è lunga, ci aspetta Mannori.

Altri due passi a piedi ed eccoci dentro al bar pasticceria Mannori. Questo locale mi piace da sempre è la quinta volta che ci vengo e apprezzo tutto, a iniziare dalla splendida luce che arriva dalle vetrate.
La luce mette in risalto la gran pulizia del tutto. La torta sette veli ci aspetta, dividiamo anche questa, la trovo ancora più buona di altre volte, ci si resta con la voglia, compro il panettone sette veli, sarà un’ottima scoperta qualche giorno dopo (https://www.facebook.com/photo/?fbid=10223888963003347&set=a.10223688339787892).

Il pieno di calorie è fatto, il pranzo ci aspetta, altra mezz’ora di macchina e in orario perfetto siamo seduti alla trattoria da Marino. Un caloroso abbraccio a Edoardo, ci siamo visti una volta sola, ma mi sembra di conoscerlo da sempre. Un gran tavolo rotondo è il nostro campo di gusto.

Il vino lo metterà alla cieca Edoardo, il menù è variegato, si scelgono diversi piatti, la voglia di assaggiare il più possibile è tanta.

L’inizio è con un’ottima pizza e dei simpatici fritti.

Variazione del nostro foie gras con confettura di arance.
Il primo antipasto è una divisione pazzesca che ci ha fatto litigare i due pezzi dispari di un piatto pieno di gusto. Il foie gras di “noiartri” che non ha nulla da invidiare ai tanti mangiati fino a oggi. Inizio folgorante con un ottimo foie gras abbinato al pane e a una confettura di arance che da ancora qualcosa in più al tutto.

Carciofo sfogliato croccante su fonduta di pecorino.
Dopo averlo mangiato vado con il piatto vuoto in cucina e grido: Ma che carciofo avete fatto? Buonissimo, clamoroso. Ogni pezzo di carciofo sarà stato fritto più volte, nonostante tutto è asciuttissimo, croccante in maniera superlativa. Ogni boccone è musica per le orecchie, per il piacere di stare a mangiare qualcosa di veramente notevole. In cucina ho fatto l’appunto che il pecorino incide poco, forse va bene così, ma visto il grande gusto, la grande croccantezza, lo vorrei provare con un pecorino piccante, solo di lato magari. Il cuore è ripieno e riempie l’amore che ho per la cucina. Alessio è sublimato da tanto gusto, mi chiede di fare il bis, è appena l’inizio e il nostro ordine è abbondante. Gli dico che è un ottimo motivo per tornare a mangiare un carciofo tanto ghiotto. Piatto che si candida a essere uno dei miei tre antipasti dell’anno.

Ravioletti con cuore morbido di parmigiano su ristretto di cinta senese.
Non vado matto per i ristretti. le riduzioni, poi però a volte resto senza parole e in silenzio mi gusto il piatto fino a fare la scarpetta. Questo è stato così, mi è piaciuta a pasta, il ripieno e il ristretto.

Lingua di vitello al “dolce e forte” con purè. Il primo boccone mi lascia un po’ perplesso, forse mi da di mai sentito, poi arriva il purè, mi piace, il secondo boccone della lingua, mi da l’impressione di prima ma mi piace di più, molto di più. Mi viene voglia di mischiare il tutto prendere la pizza restate e mangiare con le mani, il gusto aumenta fino a ritenermi soddisfatto ancora una volta di un piatto cucinato da Cinzia e Alberto, figlio e moglie di Edoardo.

Prima di passare ai dolci, non posso non parlare dei 4 vini bevuti.

Tenute Le Calcinaie – Simone Santini: Vigna Ai Sassi Riserva 2010 Vernaccia di San Gimignano DOCG, una vernaccia di 11 anni che mi sbalordisce, parte un po’ in ossidazione per poi aprirsi con piacere fino a finire la bottiglia.

Tenute Perdarubia: Cannonau di Sardegna DOC Perda Rubia 2018, eccolo uno di quei vini che ti accompagnano un pasto, lo accompagnano fino a che la bottiglia finisce e mi fa scrivere “Vino BONO quando finisce”. Un’ottima sorpresa, un altro cannonau che mi piace.

Il Borghetto Montefiridolfi: Bilaccio 2016, quei vini con qualche difetto che poi però si bevono, oggi aveva dei concorrenti validissimi e lo considero come averlo degustato.

Il Barlettaio: Chianti Classico DOCG Riserva 2015, Edoardo mi da merito di avergli fatto conoscere questa azienda. Ne ha comprato diverse bottiglie, a me la cosa fa piacere assai. Oggi brindare alla fine di un pranzo così buono con il vino di Paola e Francesco Bertozzi è stato un gran piacere, un finale pieno di gioia anche per festeggiare il mio adesivo per locale consigliato da Il Gourmet Errante dato alla famiglia di Edoardo Innocenti, dato alla Trattoria da Marino.

Detto dei vini ecco ai dolci, un trionfo di dolcezza, lo ammetto si è goduto di una pasticceria casalinga, ma ben vengono dolci così.

Cheesecake con marmellata e bicchierino di cioccolata bianca e al latte.
Croissant integrali con variazione di mascarpone.
Chiacchiere di carnevale.
Torta di mele con crema calda alla vaniglia.
Crostata di albicocche.
Tozzetti alle nocciole e poi vari bicchierini di creme in ogni modo possibile, un delirio di ghiottoneria, di gusto, un caffè e un conto di un’onestà da applausi.
Si finisce con la foto davanti all’entrata del locale a indicare il mio adesivo meritatissimo.

Pasquale Pace
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