Tre Bicchieri I premi speciali 2018 per la guida “Vini d’Italia 2018” del Gambero Rosso con il mio commento

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Tre Bicchieri I premi speciali 2018
per la guida “Vini d’Italia 2018” del Gambero Rosso
Via Ottavio Gasparri, 13/17
Roma
www.gamberorosso.it

Queste sono le motivazioni per la guida che portano a determinare i 10 premi per 10 categorie che sintetizzano il lavoro che sottende tutta la guida. Un’analisi vini, cantine, metodi di produzione, prezzi che raccontano in che direzione sta andando il mondo del vino.

Io dico che QUANDO SI VUOLE SI PUOLAVORARE E SCEGLIERE BENE… perché poi i vini buoni, quelli prodotti come si deve, se sono fatti bene… piacciono a tutti!

Il primo: Il Rosso dell’Anno è il Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse Riserva 2007 di Ar.Pe.Pe.”. Un grandissimo vino per la guida, io dico uno degli ottimi vini prodotti da questa azienda che da sempre fa vini davvero  notevoli.

Il secondo: “Il Bianco dell’Anno è il Fiano di Avellino Pietramara 2016 de I Favati”. Un’azienda che seguo da diversi anni… forse la conoscevano in pochi, io fui colpito da subito e oggi leggendo un loro vino in questi premi mi fa davvero tanto piacere.

Il terzo: “Il premio Bollicine dell’Anno va a una cuvée artigianale realizzata da una famiglia appassionata: è il Marcalberto Extra Brut Millesimo2mila12”. Leggo artigianale, mi piacciono le bollicine, non conosco questo spumante, quindi so da dove iniziare domenica alla degustazione dei tre bicchieri.

Il quarto: “Il Dolce dell’Anno è la Malvasia delle Lipari Passito 2016 di Caravaglio”. Mi sembra di averlo bevuto una volta, ma da quelle isole non possono che nascere vini eroici, vini da contadino, quindi so già come finire la degustazione di domenica.

Il quinto: “Il Miglior rapporto qualità prezzo va al delizioso Romagna Sangiovese Superiore Sigismondo 2016, figlio di un progetto speciale de Le Rocche Malatestiane”. Mi piacciono i sangiovese di Romagna, ne conosco diversi, questo forse non l’ho bevuto ancora, quindi sarà mio piacere degustarlo e leggere di questo progetto.

Il sesto: “La Cantina dell’Anno per il 2018 è la Masi della famiglia Boscaini”. Ci può stare che una famiglia, un’azienda che ha fatto la storia dell’Amarone si prenda questo ambito riconoscimento.

Il settimo: “La Cantina Emergente è l’entusiastico gruppo dei calabresi Spiriti Ebbri”. Ecco la Calabria, con diversi produttori stile Spiriti Ebri, spirito “naturale” diciamo… spirito che si è scelto bene, io lo ritengo come un premio a loro e a tutta la Calabria intera.

L’ottavo: “Il Viticoltore dell’Anno è Stefano Amerighi, un uomo che vive fino in fondo il suo rapporto con la terra”. Un uomo che usa la biodinamica e i suoi vini non puzzano, i suoi vini non hanno difetti… i suoi vini sono buonissimi. Bravo e complimenti a Stefano Amerighi.

Il nono: “Il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile va alla Ferrari della famiglia Lunelli, che da anni si impegna con convinzione in questo settore”. Vedevo, vedo questa azienda da sempre in modo interessante, l’anno scorso la sono andata a visitare e tutte le motivazioni che sono in questo premio le ho ritrovate in maniera convincente. Complimenti alla famiglia Lunelli proprietaria dell’azienda Ferrari Spumanti.

Il decimo: “Il Premio al Progetto Solidale quest’anno va a Elisabetta Fagiuoli della toscana Montenidoli, che ha creato una fondazione che, raccogliendo la sua eredità, darà una casa ad anziani e giovani in difficoltà, di razze e religioni diverse”. Il premio va a una grande donna, donna sempre presente in ogni dove sono i suoi vini, donna che ha fatto dei suoi vini, un passato, un presente e un futuro.

In conclusione dieci riconoscimenti che mi piacciono tanto.

Questo è il commento e i premi speciali del Gambero Rosso:
“Concludiamo oggi le anticipazioni degli elenchi dei premiati della guida Vini d’Italia 2018 con i Premi Speciali, quelli che celebrano vini, aziende, filosofie meritorie di un riconoscimento in più. Un campionario che sintetizza il lavoro di tutta la guida. Che quest’anno si arricchisce di una nuova voce, quella dedicata al Progetto Solidale, assegnata a persone o aziende protagoniste di un impegno e di una particolare sensibilità verso il sociale. Quest’anno lo merita davvero Elisabetta Fagiuoli della toscana Montenidoli, che ha creato una fondazione che, raccogliendo la sua eredità, darà una casa ad anziani e giovani di razze e religioni diverse che vivono una situazione di difficoltà. Siamo convinti dell’esigenza di un confronto a 360 gradi con l’ambiente circostante – inteso in senso olistico come un complesso di elementi, non solo naturali – per questo abbiamo deciso di promuovere questo premio, che ha un collegamento diretto, nella nostra ottica, a quello per la Vitivinicoltura Sostenibile. E da lì alla segnalazione dei Tre Bicchieri Verdi, quelli prodotti da aziende biologiche o biodinamiche certificate, che quest’anno sono ben 99. Segno tangibile che l’attenzione all’ambiente non rappresenta un ostacolo alla qualità e alla bontà dei vini”.

I Premi Speciali della guida Vini d’Italia 2018

 Il Rosso dell’Anno è il Valtellina Superiore Sassella Rocce Rosse Riserva ’07 di Ar.Pe.Pe., un grandissimo vino.

Il Bianco dell’Anno è il Fiano di Avellino Pietramara ’16 de I Favati, un vino di eleganza e straordinario equilibrio.

Il premio Bollicine dell’Anno va a una cuvée artigianale realizzata da una famiglia appassionata: è il Marcalberto Extra Brut Millesimo2mila12, un metodo classico denso e agile, potente e raffinato.

Il Dolce dell’Anno è la Malvasia delle Lipari Passito ’16 di Caravaglio, un vino profondamente mediterraneo che apre nuove e moderne prospettive nel panorama dei vini da meditazione.

Il Miglior rapporto qualità prezzo va al delizioso Romagna Sangiovese Superiore Sigismondo ’16, figlio di un progetto speciale de Le Rocche Malatestiane.

La Cantina dell’Anno per il 2018 è la Masi della famiglia Boscaini, cui va il merito di aver portato l’Amarone e i vini veronesi sulla ribalta internazionale, e non solo.

La Cantina Emergente è l’entusiastico gruppo dei calabresi Spiriti Ebbri.

Il Viticoltore dell’Anno è Stefano Amerighi, un uomo che vive fino in fondo il suo rapporto con la terra.

Il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile va alla Ferrari della famiglia Lunelli, che da anni si impegna con convinzione in questo settore.

Il Premio al ProgettoSolidale quest’anno va a Elisabetta Fagiuoli della toscana Montenidoli, che ha creato una fondazione che, raccogliendo la sua eredità, darà una casa ad anziani e giovani in difficoltà, di razze e religioni diverse. 

Pasquale Pace
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