Si può mangiare pizza alla grande a Firenze?
Ecco la risposta in tre serate, in tre diverse pizzerie
Le Pizze Di Giovanni Santarpia
Via Senese, 155r
Firenze
www.giovannisantarpia.com
Uno scugnizzo in Toscana e io ti sto seguendo dal tuo primo locale. Oggi sei al terzo e sei Giovanni Santarpia. In ogni dove ti ho trovato sei sempre stato il ragazzo, il signore, con il sorriso stampato sul viso. Sei sempre stato un grande piazzaiolo, non mi hai mai deluso, in ogni occasione hai interpretato i miei gusti, le tue pizze, i tuoi fritti mi sono piaciuti sempre, a volte, mi sono piaciuti assai.
Nel farti i complimenti con immenso piacere ecco omaggiarti del mio modesto adesivo per locale consigliato da Il Gourmet Errante.
Questo è il finale quando ho dato il mio adesivo a Giovanni Santarpia.
Ecco la nostra cena, ero con il mio amico Carlo Zucchetti, la Roma aveva vinto il derby con la “lazie” 3-0, eravamo gasati e avevamo voglia di novità, birra dopo tanto vino La Risalita birra artigianale dai grani antichi biologici Monte Sante Marie, di birra ne capisco poco, questa però mi è piaciuta.
Giovanni interpreta i nostri desideri di novità ed ecco la mozzarella in carrozza: pane al latte fritto ripieno di fior di latte il Casolare, acciughe di Cetara, invece di farla piatta l’ha fritta rotonda così da poterla mangiare con le mani in maniera più ghiotta, mi è piaciuta assai. Fritti al lampredotto: panini di pasta fritti ripieni di lampredotto e salsa verde. Anche questi è stato bello mangiarli con le mani.
Le pizze, due pizze da dividersi: Pizza fior di latte, guanciale, pecorino romano e carciofi. Tutto in ottima combinazione su una base di livello eccelso.
Piccantuzza, pomodorini gialli del piennolo, provolone del casolare , ‘nduja di Spilinga, burrata pugliese, basilico e parmigiano reggiano. Tanti prodotti amalgamati benissimo.
Una conferma per dire che Giovanni Santarpia si sta bene assai, non mi deludi mai ragazzo e la cosa mi fa tanto piacere.
Ristorante Pizzeria Il Vecchio e il Mare
Via Vincenzo Gioberti, 61N
Firenze
Era da tanto che volevo andare in questo locale, finalmente l’occasione è arrivata.
Eravamo in sette e quindi la scelta delle pizze è stata ampia.
Ecco la prima alla pala: Margherita. Pomodoro pelato San Marzano 100% italiano, fiordilatte campano, basilico fresco. L’inizio è stato eccellente dal primo morso, leggerezza evidente, croccantezza clamorosa, gusto esaltante, una gran pala, un’ottima margherita.
Si continua, pala ancora: La marinara di mare. Pomodoro pelato 100% italiano, moscardini alla Luciana, basilico e origano di montagna. La leggerezza si conferma alla grande, un pomodoro di gran gusto, i moscardini ci sono, non sarebbe stato male se ce ne fossero stati di più. Una buona pizza, mancante di abbondanza.
Terza pizza, si va di pala ancora: Cetarese. Pomodoro San Marzano dell’agrosarnese nocerino D.O.P. e alici fresche, colatura di alici “Armatore” riserva 2018 e origano di montagna. Se deve essere Cetarese, se deve essere colatura, deve essere esagerata, forse la fanno così soft perché il cliente direbbe che è troppo forte, se è così, prendine un’altra e lascia a noi la forza della colata. Impasto impeccabile, livelli altissimi.
Alla quarta pizza arriva la prima tonda: Sfiziosa. Fiordilatte da latte 100% italiano con siero innesto crema di porcini, topping di pecorino toscano semistagionato, mortadella al pistacchio e mandorla “Ferrarini”, gel di basilico. Combinazione di prodotti leggermente azzardata, impasto sempre esaltante, la pizza che ha attirato meno consensi.
Le ultime due pizze sono uguali, salsiccia e friarielli. Una alla pala e una tonda. Ebbene si quella alla pala è stata da applausi, i friarielli cotti in maniera magistrale, la salsiccia di gran qualità, il fiordilatte è quello ottimo che ha accompagnato le altre pizze in cui c’era, eravamo pieni, ma queste due, in particolare quella alla pala sono andate via alla grande. A me in particolare mi è piaciuta assai quella alla pala. Me la sono gustata tantissimo, ogni boccone era intervallato da mugugni di apprezzamento, di piacere. La cottura e la leggerezza sembravano ancora più precise delle altre, già di per se grandi pizze. Una pizza che consiglio al mondo intero. Pizza che si candita a essere tra le tre migliori pizze nell’anno 2022. Con questo voglio fare i complimenti all’intero staff che ha saputo interpretare il nostro tavolo. Un complimento super particolare a Mario Cipriano che alla fine a disquisito con noi in maniera piacevolissima.
Giotto pizzeria bistrot
Via Francesco Veracini, 22/d
Firenze
www.pizzeriagiotto.it
Terza pizzeria a Firenze durante gli otto giorni delle anteprime di Toscana.
L’inizio è con un servizio impeccabile, pieno di attenzioni piacevoli, l’ordine parte.
La prima pizza: Bistecca alla Fiorentina. In collaborazione con lo chef Pasquale Palamaro 1 stella Michelin al ristorante Indaco sull’isola di Ischia, in questo ristorante ci feci la mia cena dell’anno 2018.
Base focaccia, grasso di manzo arrosto, carpaccio di chianina, demi-glace, timo, olio extravergine d’oliva.
Nel vederla mi lascia con un po’ di freddezza, poi arriva il primo morso, il sapore della carne è buonissimo, la leggerezza della pizza è netta, continuo a mangiarla, con Carlo ci guardiamo e ci diciamo che è buonissima. Il gusto di tutto ciò che è sopra è esaltante. Inizio piacevolissimo.
Seconda pizza: Margherita (pomodoro San Marzano DOP , fiordilatte di Agerola, parmigiano reggiano DOP 24 mesi, basilico, olio extravergine d’oliva Fontana Lupo Petrazzuoli). Se si deve giudicare un pizzaiolo dalla Margherita, qui il giudizio è positivo assai.
Calzone classico. L’abbiamo preso per non mangiare un’altra pizza. La cottura era perfetta, il ripieno ha tirato fuori un po’ di liquido coprendo il sapore della ricotta e dei ciccioli. Comunque si è fatta mangiare lo stesso con gusto.
Arriva il conto e notiamo che è il conto più basso di tutte e tre le serate, ebbene debbo dire che è un punto in più per la pizzeria Giotto, penso che chi mi conosce sa che se mangio bene non bado al prezzo, proprio per questo a livelli così alti, il prezzo finale di Giotto si è fatto notare e ho voluto sottolinearlo.
Alla fine della settimana, dopo queste tre serate, posso affermare che a Firenze si mangia pizza buona… ops, ottima!
Esperienza che mi è piaciuta assai, da ripetere anche, la pizza mi piace e a questi livelli mi sento appagato.
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