Cantine Neri
Località Bardano, 28
Orvieto (Tr)
www.neri-vini.it
www.ilgourmeterrante.it
www.codivin.com
www.cantinaconforme.it
www.vinointorno.it
Partire al mattino presto dal mio paesello (ore 04,58) per poi prendere un pullman, tre treni per arrivare a Orvieto alle 8, 19, ho scritto gli orari precisi per fare un elogio ai mezzi pubblici italiani. Potrà accadere che qualche volta arrivino in ritardo o non partano proprio, pochissime, rarissime volte per me, ma il mio consiglio è di farsi trovare nell’orario previsto sul posto dove partono treni e pullman, altrimenti si perdono, felice assai di viaggiare con i mezzi pubblici.
Ritornando al mattino a Orvieto, ecco ad aspettarmi il mio amico Giorgio Aprile, con lui è bello visitare aziende, educazione, puntualità, il sapere è in lui, c’è un bel feeling tra di noi, il tutto non guasta proprio, anzi aumenta il piacere.
La prima sosta non può che essere a trovare dopo molto, troppo, tempo, Gianluca e Ilaria nel loro locale, quel Sale e Pepe a Orvieto che adoro tantissimo. Abbracci veri, sorrisi e appuntamento per il pranzo, prima di andare via un ottimo cappuccino e una delle loro crostate che sono un must della colazione in questo locale.
Un saluto, a dopo, ed eccoci arrivare all’appuntamento, ore 9,00, con Enrico Neri.
Questo posto sembra sempre più bello, la giornata è molto bella anche se la foschia copre la vista di Orvieto, peccato, ma non delle vigne meravigliose. Una passeggiata per la cantina, la vista di un orto bene organizzato e poi le sorprese che troverete qui, qualcosa lo vedrete nelle foto, ma io non vi dico nulla, sensazioni, emozioni da vivere. Il tempo passa ed è ora di degustare. Enrico fa a modo suo, lo lascio fare con piacere, anche perché alla fine di ciò che sto per scrivere mi sono sentito felice, appagato, emozionato, gratificato da tanta attenzione, e che sarà mai? Sei annate di Ca’ Viti, uno dei miei bianchi preferiti in questa nostra Italia stupenda. Il Ca’ Viti è uno dei vini dell’azienda Neri, Orvieto DOP Classico Superiore, da uve Procanico 50%, Grechetto 40%, il restante 10 è Malvasia, Drupeggio e Verdello. Le rese per ettaro si aggirano sui 70 quintali (mi piace evidenziarle), la resa dell’uva in vino è pari al 60%, solo acciaio a temperature controllate, solforosa a circa 0,40 mg/l, basta così, cercatelo, compratevelo e bevetelo, compratene almeno due bottiglie, ci si resta con la voglia altrimenti. Ecco le sei ottime annate.
2008: Inizio folgorante! Eccolo un Orvieto che non smette mai di sorprenderti, un’annata che impressiona già dai profumi, gioventù (invece ha 13 anni), beva imperiosa, piena di gusto, ci si può cercare tutto ciò che si vuole in un vino bianco, ecco ce ne è abbastanza di tutto. Gira, gira al palato, sulle guance, la lingua si diverte e si gode di un’ottima bottiglia, di un gran vino (95).
2014: Profumi interessanti, intriganti, pensi all’annata e sono felice di trovarti così. Alla beva prevale finezza, senza togliere nulla alla piacevolezza e alla lunghezza. Vino vivo ancora, da piacere (90).
2016: dai profumi il vino si annuncia con tanto di tappeto rosso… ops è bianco il colore, un colore bellissimo. Al primo sorso sembra rincorrersi con i piaceri che vuoi in bocca quando bevi un vino, lui corre senza fermarsi mai, il piacere aumenta, sembra quasi che si mastica, croccante, ti stimola come il solletico, ti diverte, mi fa sorridere come un gran film comico, vino ottimo assai (94).
2018: al profumo note agrumate, una leggera ossidazione, poi a metà lingua arriva l’acidità, mi ci piace tantissimo, vino che oggi mi porterei per pranzo (89+).
2019: profumi di eleganza, senza perdersi mai in frivolezza, beva piena di finezza senza mai dare sensazione di perdersi, un vino che difficilmente mollerà, viene da un’annata stupenda per me, sarà un grande vino oggi, domani e chissà per quanti anni ancora. Godiamocelo adesso e tutte le volte che capiterà di trovarlo in ogni dove (94).
2020: un vino che è appena uscito, ordinatelo, compratelo, bevetelo, qualche bottiglia tenetevela nascosta perché questa buonissima acidità farà di questo vino un grande vino da tenuta negli anni. Ritorno ad annusarlo mi piace tanto, ritorno a berlo è trascinante, bere, bere e bere ancora così si può e si gode (92+).
Rileggo il tutto, forse ho esagerato, ma anche no, Giorgio che è con me sta saltando sulla sedia dal piacere, dalla goduria di queste sei bottiglie. I nostri sguardi sono complici e compiacenti di aver goduto di una verticale inaspettata. Con Enrico abbiamo detto di ripeterla più in la per far capire che vino è il Ca’ Viti, che azienda è la cantina Neri e che potenzialità ha l’Orvieto bianco.
La degustazione continua con lo spumante Barrage 2016, con il Vardano 2018 (altro grande vino 93), con il rosso Amerigo 2018 e a finire il muffato Poggio Forno.
Ringraziarti è poco caro Enrico, io ho cercato di farlo con queste righe, ma il piacere è stato tantissimo.
Vado via felice per tutto ciò che fai con il tuo lavoro, con la tua persona e per averci regalato una grande emozione con questa verticale del Ca’ Viti. A finire con immenso piacere ecco a dare a te il mio adesivo per azienda consigliata da il Gourmet Errante.
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