V.A.N. Vignaioli Artigiani e Naturali… due giorni da raccontare

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V.A.N. Vignaioli Artigiani e Naturali
Roma 17-18 Maggio 2018
Città dell’altra economia
Roma
www.vignaioliartigianinaturali.it

Fare il resoconto di tutti i vini dei miei due giorni a Roma, passando la maggior parte del tempo dentro la manifestazione dedicata ai Vignaioli Artigiani e Naturali sarebbe troppo lungo e noioso. In fondo al mio articolo il comunicato stampa dei Vignaioli. 

Qualche assaggio lo vedrete nelle foto che ho scattato ad etichette che mi hanno notevolmente incuriosito. Tante le sorprese, sia in positivo che in negativo, ma ciò è del tutto normale quando si degustano 141 vini. E potevo fare anche di più!

Inizio come di consueto dai miei vini preferiti, non i migliori in assoluto, ma i più emozionanti. Otto son tanti, ma che ci posso fare?

 

  1. Casa di Baal – Oro di Baal Igt Spumante Metodo Classico. Da uve Fiano 100%, dosage zero. Degustato tutti e due i giorni, e non è stata la prima volta. Sempre apprezzato, infatti ho una bella conferma. Fresco, minerale, ha tutte le caratteristiche tipiche del Fiano e questo ha delle bollicine che mi piacciono tanto.
  2. Eno-Trio – Iddu, IGT Terre Siciliane bianco, da uve Carricante con piccole, piccole percentuali di altre varietà bianche autoctone dell’Etna. Azienda sorpresa della degustazione: solo tre ettari per sei vini (al di là di questi, ha meritato una visita solo per il sorriso lucente di Désirée Puglisi, lo stesso che ha il padre); il vino fermenta spontaneamente, è piacevole e completamente diverso dagli altri Carricante. Un grande vino bianco siciliano, con una bella etichetta, un Trio di belle persone, di grande umanità.
  3. Castello di Stefanago. Spumanti ancestrali (degustati a cena, buonissimi), Pinot Grigio sorprendenti, amichevoli, “piacioni”, complessi e lunghi. Il nome è Ivan Drago. Giacomo è una persona squisita, penso che sia giunta l’ora di andarlo a trovare… l’agenda ha qualche buco, quindi sarà fatto.
  1. Fattoria Mani di Luna – Ametista IGT Grechetto Umbria 2016, Grechetto 100%. Bevuto a cena, per poi riassaggiarlo al banco dove ne sono rimasto colpito: adoro il colore, il suo profumo, è intenso, lungo. Curiosa anche la storia del nome. Tutto molto interessante.
  2. Tenuta del Conte – Cirò rosato 2016, Gaglioppo 100%. Ormai conosco tre annate di questo rosato: nei due giorni di VAN sono stato spesso dietro al banco di questa azienda e a chi passava a degustare dicevo: “non amo i vini rosati, ne salverò al massimo 5 in Italia… e questo è uno dei 5!”. Bel colore, naso piacevole e grande carattere… e piace a tutti. Sono piaciuti anche il loro Greco Bianco e i due rossi da Gaglioppo 100%.
  3. Caprera – Montepulciano d’Abruzzo Le Vasche 2016 DOC, 100% Montepulciano. Era da tempo che non sentivo un Montepulciano d’Abruzzo così buono, intenso, profumi piacevolissimi e di grande beva. Nessun assaggio, questo vino va bevuto tutto. Non prima però di essermi complimentato con i due produttori presenti con la promessa di vederci a Capestrano, dove sarà un gran piacere risentirlo.
  4. Cascina Bricco Ottavio – Bricchetto Piemonte DOC Albarossa. Vitigno autoctono del Piemonte, l’Albarossa, una scommessa tutta nostra, vitigno che assomiglia a un incrocio tra Barbera e Nebbiolo. Non avevo mai degustato un vino realizzato da questo vitigno, o forse non lo ricordo bene. Minerale, acido, sapido, equilibrato… insomma tutto ciò che mi piace in un vino. Un assaggio da ricordare.
  5. Piero Riccardi & Lorella Reale – Colle Pazzo Doc Cesanese di Olevano Romano Riserva 2015. La loro prima riserva. Ho seguito tutto il percorso di Piero e Lorella e sono davvero felice di poter inserire un vino di Olevano Romano, il mio paesello, tra gli otto migliori assaggi. L’ho assaggiato più e più volte, chiesto pareri, ma alla fine conta sempre quello che dice il mio istinto: un gran buon Cesanese, per oggi, domani e dopodomani.

L’ex mattatoio di Roma ha qualcosa di lugubre, ma allo stesso tempo mi affascina sempre visitarlo. Nei dintorni c’è il mercato coperto di Testaccio e al box 15 c’è un grande: Sergio Esposito con il suo “Mordi e vai”. Panini buonissimi! Ci sono stato due volte di sabato, una vera goduria! Mi piace anche guardare l’apprezzamento della gente e degli amici a cui presento questo fantastico box.
Tornando al VAN, sono tante le aziende che si confermano ad alti livelli e ammetto che avrei potuto inserire anche qualche altro vino. Per cui, oltre ai sopra citati, ci tengo a menzionare anche: Podere Orto, Cantina Ribelà, Il Vinco, Maria Ernesta Berucci e Marco Colicchio; ebbene sì, queste 5 aziende sono della mia regione e ciò mi inorgoglisce.
Per il Piemonte: Cascina Grillo e Vinicea, davvero interessante la sua Freisa.
Per la Campania: Casa di Baal, Salvatore Magnoni, Igiea-Guido Zampaglione e Giovanni Iannucci.
Per l’Emilia Romagna: Cantina San Biagio Vecchio.
Per la Lombardia: Castello di Stefanego, Ligabue e la sorpresa Tenuta Belvedere.
Per le Marche: Ca’ Sciampagne; Leonardo Cossi con sua moglie Paola sono sempre più simpatici, bravi e belli (lei di più…).
Per il Molise: Vinica, con una interessante verticale di quattro anni della loro Tintilia del Molise.
Per la Calabria: Diana.
Per la Sicilia: Presa-Entella, Bruno Ferrara Sardo con un buonissimo magnum 2014 del suo Nerello Mascalese.
Per l’Umbria: Raina, bravo davvero Francesco Marinai e Preggio, oltre ai vini, intriganti le oche.
Infine non si possono dimenticare i formaggi di Gregorio Rotolo.
Che altro dire, due giorni interessanti… e gustosi.

Pasquale Pace Il Gourmet Errante e Gianluca Ciotti

V.A.N. – Vignaioli Artigiani Naturali ROMA 2018

OLTRE 1500 PRESENZE A V.A.N. LA FIERA DEI VIGNAIOLI ARTIGIANI NATURALI
Grande successo di pubblico per la settima edizione di V.A.N., la fiera dei Vignaioli Artigiani Naturali, tenutasi alla Città della Cultura di Roma sabato 17 e domenica 18 marzo 2018: due giorni di degustazioni con 45 produttori di vino naturale provenienti da tutta Italia e dalla Slovenia.
Un pubblico eterogeneo ed interessato, numerosi operatori e giornalisti del settore hanno riempito i locali dell’ex Mattatoio del Testaccio in un’atmosfera di grande professionalità e soddisfazione generale,  registrando oltre 1.500 presenze.
La fiera è stata anche occasione di incontro tra gli associati V.A.N. che hanno confermato i requisiti dei loro vini naturali: Vini ottenuti da uve da agricoltura biologica o biodinamica anche autocertificata, raccolte manualmente, prodotti unicamente da fermentazioni spontanee (senza lieviti o batteri aggiunti) con un contenuto in solforosa totale all’imbottigliamento di max 40 mg/l, indipendentemente dal tenore di zuccheri residui. Vini ottenuti senza l’aggiunta di alcun additivo o coadiuvante enologico in vinificazione, maturazione e affinamento e senza trattamenti fisici brutali e invasivi (osmosi inversa, filtrazione tangenziale, pastorizzazione, criovinificazione o termovinificazione, filtrazione sterilizzante, ecc.).

Inoltre, a tutela della trasparenza verso i clienti finali, è stata rafforzata la decisione che tutti i firmatari della carta d’intenti V.A.N. e i viticoltori partecipanti alle fiere, debbano accettare implicitamente la possibilità che i loro vini vengano sottoposti ad analisi per determinare il livello di SO2 totale ed eventuale residui di fitofarmaci.

Nell’ottica di una dinamicità all’interno dell’Associazione e del coinvolgimento di tutti i soci si è proceduto al rinnovo delle cariche, ormai giunte a scadenza naturale. Il presidente uscente, ha proposto all’assemblea il nome del suo successore, nella persona del vignaiolo Flavio Cantelli, dell’az. agr. Maria Bortolotti; l’assemblea ha approvato all’unanimità.

La nuova edizione di V.A.N. a Roma è prevista per il 17 e 18 novembre 2018

Pasquale Pace
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