Colle Santa Mustiola
Via delle Torri, 86a
53043 Chiusi (Si)
09 Aprile 2015
Verticale storica di 16 annate del vino Poggio ai Chiari 1992 – 2007
Ripenso a un anno fa, quando ho conosciuto Monica e Fabio, grazie a Carlo Zucchetti e penso alla giornata di oggi…..Le persone cosi belle non si incontrano per caso. Durante quest’anno ci siamo visti diverse volte. sempre con grande piacere, e ogni volta Fabio annunciava una sorpresa che si sarebbe materializzata da li a poco. Le giornate così sono sogni che si realizzano. E’ la seconda volta che vengo in questa azienda, la prima resta indelebile nella memoria. Una serata, una cena terminata con l’apertura di un occhio di Pernice Rossa del 1992, diventato uno dei tre mie migliori vini dolci del 2014, bellissimi momenti, ricordi, emozioni. Oggi siamo ripartiti dal 1992, prima annata della verticale. L’appuntamento era per le 11,00 e una bellissima giornata di sole ha accompagnato questo appuntamento. La verticale è iniziata in leggero ritardo, tutto era pronto, i sedici vini nei calici, gli appunti con la descrizione dell’annata pronti. Per ogni annata erano descritti: la data di inizio vendemmia, i giorni di macerazione, l’alcool, l’ acidità totale, il Ph, l’estratto secco totale. Tutti ai loro posti, 20 persone circa…..Iniziamo. La mia idea di verticale è sconvolgere la successione delle annate, ho fatto così anche questa volta.
La mia prima annata è stata il 1997, ho avvertito subito le emozioni….
La mia prima annata è stata il 1997, ho avvertito subito le emozioni….
In questo “racconto” le descriverò nella maniera tradizionale partendo dalla più vecchia.
1992 vino espresso, ancora piacevole, aspettarlo ancora? Chissà, oggi 88, risentito alla fine davvero un piacere;
1993 l’unico vino con un po di riduzione, colore in tenuta, l’ho risentito un paio di volte, nulla è cambiato 83;
1994 forse l’unico con poco carattere, rispecchia l’annata, anche qui il colore ha tenuto. Lo risentirei volentieri in altre situazioni e lune ;);
1995 quello nel mio bicchiere non era un gran vino, sentendo invece gli elogi da due grandi degustatori l’ho bevuto dal loro bicchiere, era un’altra cosa, buono (88);
1996 il vino nel mio bicchiere si ferma sulla lingua, va giù piano piano senza lasciarti nulla di grande (??);
1997 l’ho già detto è stato il primo che ho degustato, non so perché. Mi ha colpito dal primo sorso, risentito, risentito e risentito ancora, un vino spettacolare. Il campione di oggi (94++);
1998 poca forza nel bicchiere, ancora acido, non definito o forse si, non mi convince, lo risentirei in una serata per dire “Oggi apriamo una bottiglia che può essere nulla o può essere chissà (83?)”;
1999 acidità che tiene, tannini da esprimere, un vino di una forza incredibile, reggerà ancora il tempo, oggi lo bevo con grande piacere (92). Risentito alla fine confermo tutto, meno classe del 1997, buono, buono;
2000 quando sento erbaceo, penso sempre alla maturazione e a una raccolta precoce. Vino che ha questi sapori, lo aspetterei ancora sentendo note piacevoli nel gustarlo. Oggi è così (85);
2001 vino che mi lascia pensare anche con un po’ di perplessità…..Poi lo bevi..va giù, sembra che parli “Aspettami, non so che sarò più in la con gli anni, però ricordati di me (86)”;
2002 rispecchia l’annata pessima, è un vino che ti fa divertire con profumi anomali di frutta esotica (schietti, troppo per parlarne io), lo metti in bocca non è un gran che….Lo lascerei in un angolo per risentirlo e giocarci una sera in cui si è bevuto tanto (82);
2003 l’unico vino che ho scaldato, che non sono riuscito a definire, che vorrei degustare ancora in altre situazioni (??);
2004 un vino che mi è piaciuto già dai profumi, nel degustarlo mi ha affascinato, un vino buono oggi, domani e chissà per quanto tempo ancora (92);
2005 degustato tante volte, la mia valutazione, anche oggi, è stata 88. Confermo tutto. “E’ un vino che potrebbe dar piacere e divertimento per anni a venire”;
2006 l’ho sentito tante volte mi è sempre piaciuto. In questa verticale esce un po’ l’alcool, mi piace e mi piacerà sempre (felice di avere un magnum per il mio compleanno di 46 anni più IVA) (90);
2007 vino fantastico, mi era piaciuto tanto il 2006, il 2007 diventerà il più grande di oggi (92++).
1992 vino espresso, ancora piacevole, aspettarlo ancora? Chissà, oggi 88, risentito alla fine davvero un piacere;
1993 l’unico vino con un po di riduzione, colore in tenuta, l’ho risentito un paio di volte, nulla è cambiato 83;
1994 forse l’unico con poco carattere, rispecchia l’annata, anche qui il colore ha tenuto. Lo risentirei volentieri in altre situazioni e lune ;);
1995 quello nel mio bicchiere non era un gran vino, sentendo invece gli elogi da due grandi degustatori l’ho bevuto dal loro bicchiere, era un’altra cosa, buono (88);
1996 il vino nel mio bicchiere si ferma sulla lingua, va giù piano piano senza lasciarti nulla di grande (??);
1997 l’ho già detto è stato il primo che ho degustato, non so perché. Mi ha colpito dal primo sorso, risentito, risentito e risentito ancora, un vino spettacolare. Il campione di oggi (94++);
1998 poca forza nel bicchiere, ancora acido, non definito o forse si, non mi convince, lo risentirei in una serata per dire “Oggi apriamo una bottiglia che può essere nulla o può essere chissà (83?)”;
1999 acidità che tiene, tannini da esprimere, un vino di una forza incredibile, reggerà ancora il tempo, oggi lo bevo con grande piacere (92). Risentito alla fine confermo tutto, meno classe del 1997, buono, buono;
2000 quando sento erbaceo, penso sempre alla maturazione e a una raccolta precoce. Vino che ha questi sapori, lo aspetterei ancora sentendo note piacevoli nel gustarlo. Oggi è così (85);
2001 vino che mi lascia pensare anche con un po’ di perplessità…..Poi lo bevi..va giù, sembra che parli “Aspettami, non so che sarò più in la con gli anni, però ricordati di me (86)”;
2002 rispecchia l’annata pessima, è un vino che ti fa divertire con profumi anomali di frutta esotica (schietti, troppo per parlarne io), lo metti in bocca non è un gran che….Lo lascerei in un angolo per risentirlo e giocarci una sera in cui si è bevuto tanto (82);
2003 l’unico vino che ho scaldato, che non sono riuscito a definire, che vorrei degustare ancora in altre situazioni (??);
2004 un vino che mi è piaciuto già dai profumi, nel degustarlo mi ha affascinato, un vino buono oggi, domani e chissà per quanto tempo ancora (92);
2005 degustato tante volte, la mia valutazione, anche oggi, è stata 88. Confermo tutto. “E’ un vino che potrebbe dar piacere e divertimento per anni a venire”;
2006 l’ho sentito tante volte mi è sempre piaciuto. In questa verticale esce un po’ l’alcool, mi piace e mi piacerà sempre (felice di avere un magnum per il mio compleanno di 46 anni più IVA) (90);
2007 vino fantastico, mi era piaciuto tanto il 2006, il 2007 diventerà il più grande di oggi (92++).
I miei giudizi sono per i vini che erano nei miei bicchieri.
Due ore bellissime, due ore di sogni realizzati, due ore che resteranno indelebili nella memoria, due ore preludio per un pranzo che sarà sicuramente buono e convivievole.
Iniziamo con un Poggio ai Chiari del 1974 preludio di un buon cibo a volte ottimo. Elencare i piatti? Stavolta no perché la giornata è stato troppo bella, anche un panino con i salumi stupendi prodotti con idee di Fabio sarebbe stato un capolavoro. Un grazie infinito a Monica e Fabio per avermi coinvolto in un evento storico per la loro azienda. Le foto allegate faranno capire ancora meglio…..
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