Villscheider a Bressanone non solo un ottimo Kerner

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Villscheiderhof Az. Agricola
Vendita vini
Osteria aperto da Marzo ai primi di Giugno, Ottobre e Novembre
Da Martedì al Venerdì dalle 15,00
Sabato e domenica dalle 12,00
www.villscheider.info

Nel venire a trovare Florian ero sicuro che avrei avuto la conferma che qui si produce un grande Kerner. La conferma c’è stata, ma ho trovato tante altre cose belle. Si arriva nella sua azienda nel primo pomeriggio e, eccetto che per i meravigliosi colori accesi autunnali, tutto sembra tranne che i primi di novembre, un caldo sole ci accoglie, così come ci accoglie il calore di Florian e della sua famiglia. Si va in vigna, la prima da visitare si raggiunge a marcia indietro su una strada stretta e ripida. Siamo nel nuovo vigneto del riesling che vedrà la prima bottiglia con l’annata 2017. Un vigneto bellissimo con pendenze da capogiro, stupendi muri e scale a secco, seguirò questi vigneti. Il secondo vigneto mi dà emozioni vere, siamo a 700 metri di altezza, siamo nel vigneto del Kerner. Anche qui le pendenze sono da vigne e vini estremi. Poi tante mele che lui produce e sta raccogliendo, una mela originaria della Nuova Zelanda, gli dà soddisfazioni anche per il prezzo. Il tempo passa e il fresco arriva, si lasciano gli stupendi colori autunnali per andare nella cantina “garagista”, tutti serbatoi di acciaio per i vini bianchi, una botte per il rosso che viene venduto nell’osteria, si assaggiano le  annate da vasca del 2016, già profumi e sapori sono in evoluzione, sono sicuro che saranno ottimi vini.  Dal soffitto pendono speck, penso non mancheranno a merenda durante la degustazione.

Si sale sù, l’osteria è aperta, diverse persone armate di racchette da passeggio, di bastoni e zainetto si accingono a entrare, altre sono già dentro. Il locale è, più che un’osteria, una vera e propria trattoria, qui la chiamano Buschenschank: si riferisce al tradizionale ristoro di campagna, detto anche ristoro alla frasca, dal mazzo di rami verdi (nel dialetto locale: Buschen) esposto per segnalarne l’apertura stagionale. In questo stabile c’è anche un appartamento che Florian affitta a chi vuole trascorrere le vacanze qui, l’appartamento per 6-7 persone ha una superficie di 75 m², dispone di una stanza soggiorno separata, di due bagni con doccia, all’interno c’è gente che già sta mangiando, canederli, costine di maiale o il classico tagliere. E’ quello che arriva a noi, il profumo dello speck è davvero notevole, ancora formaggi e pane fatto in proprio. Intanto Florian va a prendere i suoi due vini bianchi, gli chiedo se è rimasta qualche bottiglia dell’ottimo Kerner 2013, lui felice mi risponde che è finito tutto. Quindi ecco i vini:

Sylvaner 2015, da uve Sylvaner 100%, lo reputo meno imperioso del Kerner, ma anche lui ha la giusta beva, con lo speck va a nozze per la sua giusta acidità, peccato non poterne vedere l’evoluzione, perché il vino si vende alla grande;

Kerner 2015, da uve Kerner 100%, qualcuno potrebbe ridire sui residui di zuccheri a 3,1 g/L, ma è tanta l’acidità che il tutto fa sì che questo sia un grande vino, che  mi piace tantissimo, lo dico a tutti, che stiamo davanti a un ottimo vino italiano.

In tutti e due i vini si usano i tappi a vite, a me piacciono tanto e a Florian anche, si useranno anche per il riesling quando sarà il momento. Mi piace anche l’etichetta con in evidenza il nome Villscheider, un nome che significa “falciare il campo con la falce”. Ecco perché il logo riporta una falce. Intanto si apprezza lo speck, il formaggio e il pane, ancora di più si apprezzano i due vini, buono il Sylvaner, ottimo il Kerner. Intanto si ricordano i pochi momenti passati insieme, lui ci parla della sua vita, della sua famiglia, arriva un ottimo dolce alle castagne a chiudere un pomeriggio bellissimo, desideravo venire a trovare uno dei miei Kerner preferiti e oltre a un ottimo vino ho trovato una famiglia, un luogo che consiglio a tutti di visitare. Villscheider, lo ripeto, non è solo vino.

Pasquale Pace
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