Vinitaly 2015 Ultimo giorno

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Vinitaly 2015

49° Edizione

25 Marzo 2015  Terzo giorno

Verona

www.vinitaly.it 

Parlare adesso dell’ultimo giorno del Vinitaly 2015 è stato quasi voluto, il tempo passava e così mi sono detto che avrei raccontato dell’ultimo giorno del Vinitaly 2015 a pochi giorni dell’inizio del Vinitaly 2016, ed eccomi qua puntuale. Il 2016 segna il 50° anno di questa manifestazione che tanto ha fatto per il vino italiano. Ho partecipato anche alla presentazione dell’evento a Roma, sentire i numeri di crescita notevoli è stato un piacere, come un piacere è stata la determinazione del Presidente di Veronafiere Maurizio Danese, del Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, del brand manager Vinitaly Gianni Bruno, simpatico l’intervento in video conferenza del Managing Director Vinitaly International di Stevie Kim, ancora l’intervento del Direttore Scientifico Via-Vinitaly International Academy Ian D’Agata, sul palco anche Domenico Zonin Presidente Unione Italiana Vini; prima del ministro Maurizio Martina arriva Sandro Boscaini, Presidente Federvini, il ministro Martina termina dando a tutti appuntamento alla Cinquantesima Edizione del Vinitaly.

Tornando indietro di circa 12 mesi,  il mio ultimo giorno del Vinitaly 2015 è iniziato in Irpinia con i vini di Colli di Lapio, azienda che da sempre reputo tra le capostipiti del Fiano, oggi c’era in degustazione il Fiano 2014 e il Greco di Tufo 2014, avevo scritto “ne sentiremo delle belle”, infatti sono stati due vini davvero buoni. Sempre in Irpinia a salutare Ciro Picariello e la sua signora, vengo omaggiato della maglietta che dice: Chi beve Fiano vive sano e va lontano. I vini di Picariello: un buonissimo Spumante del Contadino 2013, i fiano li ho nelle vene, oggi si arricchiscono del Ciro 906, un vino interessantissimo da risentire, trovare, comprare. Passando in Toscana per andare da Vivit, un saluto a Il Marroneto non può mancare, i vini li conosco e sono grandi vini. Il Madonna delle Grazie 2010 è un grandissimo vino. Ancora Toscana a Le Sorgenti dell’amico Filippo Ferrari di ViniEtici, Respiro mi piace, glielo dico. Un saluto a Zanut e al suo vino Java, sarà uno dei tre bianchi per il 2015. Poi fino alle 14,00 sono da Vivit , di cui ho già raccontato (http://www.ilgourmeterrante.it/sito/vivit-2015-verona-vinitaly/). Esco da Vivit e mi accorgo come sempre dell’aria di smobilitazione dell’ultimo giorno già intorno alle 14,00, anche se il Vinitaly finisce alle 18,30, quest’anno per la precisione alle 18,00. Mi accorgo delle  cose da fare e di altre che dovrò saltare, quindi di corsa a salutare più persone possibili. Eccomi in Abruzzo: Collefrisio e Tenuta I Fauri; non posso mancare da Marisa Cuomo:Campania, Costiera Amalfitana, Mare, Roccia, Vini Estremi, Vigne vecchie, vitigni che si trovano solo qua, Furore, (Figlia, Fratello e Marito),  potrei aggiungere cuore, lavoro, serietà, bontà … ma mi devo fermare, lo sapete che sono vini buoni e il Fiorduva è fantastico!! 

Incontro Fattoria del Vento, padre e figlio e foto. Un saluto che mi mancava era a Chiara Simona di Casa Monfont e a Maso Cantaghel, ancora gli Icardi, Mariagrazia e Claudio, dandoci appuntamento per settembre durante il Cheese. Poi ancora Sergio Germano e la sua signora, non è un caso che da loro ci trovo Umberto Cosmo, le belle persone si attraggono tra di loro, non posso non salutare Bruno Rocca e i suoi figli, Luisa non c’è, ci trovo Cisky Cikis, (suo nome su Facebook).  Un ottimo brindisi con il Rabaja Riserva, una fantastica coppia intenta a brindare alla grande: Domenico Clerico e Conterno Fantino con una bottiglia del Sorì Ginestra 2011, me lo verso da solo, da solo me lo godo, un grande vino davvero. Non può mancare il saluto a Salvatore Pilloni della cantina Su’entu, qui ci trovo anche il suo enologo e nonché produttore di vino con la sua azienda Quartomoro: loro sono il futuro del vino sardo, glielo dico, e mi raccomando anche. Basilicata: Elena Fucci, nella foto è venuta con gli occhi chiusi, peccato, Salvatore sembra un pischello, un ragazzo, una famiglia che ha fatto di un vino un Titolo … un mito. Umbria: Leonardo Bussoletti: vini che mi piacciono, che intrigano, vini che con una bottiglia si potrebbe aprire un dibattito sull’amicizia. Umbria – Lazio: Az. Vinicola Falesco, l’amicizia con Enrica Cotarella.  Omina provincia di Roma, una cantina che è ancora tutta da conoscere … che alla fine farà grandi cose. Piano piano i difetti si smussano e la qualità si determina.Come sempre eccomi a finire nei luoghi di casa mia, la mia regione,  a salutare i pochi rimasti, a sciabolare gli spumanti di Marco Carpineti, Kius sempre di più uno spumante ed una garanzia. Finisce qui il Vinitaly 2015, mancano solo 4 giorni a quello del 2016 con un programma molto intenso.

 

Pasquale Pace
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