ViniVeri 2015
Dodicesima Edizione
Centro Fieristico Areaexp
Cerea (Vr)
#Viniveri
L’anno scorso ero mancato a Cerea, quest’anno ci sono tornato con gran piacere. Mi piace l’area fieristica, mi piace l’elenco dei produttori, mi piace come raggiungere Cerea da Verona, in treno è perfetto, così si può bere tranquillamente. Mi piacciono le idee dei “Vignaioli Naturali”, ce ne sono circa 130, il tema principale di quest’anno era “L’ETICHETTA TRASPARENTE”: mi piacerebbe che ci fosse segnato tutto su quelle etichette, ma come ho detto a Roma a Giampiero Bea, in Italia ci sono circa 27 organi di controllo sul vino, con queste etichette ci metterebbero poco a metterne altri, altri che servirebbero solo a fare ancora più confusione. Comunque tutto è bello e buono a far chiarezza su come si fanno i vini nelle aziende. Sono tante a Cerea è ora di iniziare. Primo banco davanti agli occhi è La Castalleda, azienda bevuta sempre in tempi andati, conservo ancora qualche bottiglia, erano un paio di anni che non li degustavo più, con piacere eccomi a iniziare, padre e figlio davanti mi piace così: Ribolla Gialla 2009 (84) – Bianco della Castellada 2009 (ti ritrovo mio amato vino dopo qualche anno di riduzioni che non mi piacevano 88+) – Friulano 2009 (Legno ??) – Pinot Grigio 2009 (non mi piacciono i ramati) – VRH (60 giorni sulle bucce, 75% Chardonnay, 25% Sauvignon) nuova scoperta e nuove emozioni (87+) è stato bello ritrovare i miei vini. Mi guardo intorno, ancora poco movimento, la Francia mi aspetta prima che arrivi più gente. I banchi dello Champagne sono già in fermento, quindi Borgogna, Emmanuel Giboulot: tre vini soli da un elenco di nove, uno su tutti Combe d’Eve 2012 (87). Lo Champagne che mi ha colpito di più è stato quello di Christophe Mignon con il Brut Nature, 100% Petit Meunier, mi è piaciuto tanto (87++). Altri Champagne con Charlot Tanneux: Cuvée Expression (86) – Cuvèe Brut Harmonie (84). Si continua, da lontano vedo un amico libero, servono due risate, con lui ci saranno di sicuro, come di sicuro si berrà Sol, il vino di Ezio Cerruti, con una grande sorpresa, a dimostrazione che le persone si devono conoscere sempre di più, non ricordo da quando ci conosciamo, ricordo però che non ho mai bevuto il suo Sol Botrytis (91), ottimo passito; a finire risate e due annate di Sol 2010 (88) – 2009 (86).
Adesso arrivano lui e lei, Giampiero Bea e sua moglie, i loro vini li avevo già sentiti a Roma per la presentazione dell’evento, era forte la voglia di risentirli per avere una conferma, conferma è stata: Arboreus 2010 (91) un vino da Trebbiano Spoletino che mi affascina e mi piace tanto, Pipparello Montefalco Doc Rosso Riserva 2007 (86), Rosso del Veo Umbria IGT Rosso 2007 da Vigne giovani di Sagrantino (89), Pagliaro Montefalco Sagrantino DOGC 2007 (85++), Passito Montefalco Sagrantino DOGC 2008 (89).
Kurni 2013 – Oasi degli Angeli lo berrei sempre e ovunque.
Il Trentino mi piace, qui c’è e quindi Rosi Eugenio Viticoltore Artigiano, loro fanno un vino che mi piace da sempre ed è Esegesi il 2010 oggi, (88) – oggi mi è piaciuto anche il Poiema 2012 (85). Ancora Trentino, Redondel di Paolo Zanini, di loro mi piacciono le etichette, le frasi, il suo modo di lavorare, il territorio, i nomi dei vini, i vini da Teroldego: Assolto 2013 (84) – Dannato 2010 (86) – Beato Me 2009 (85). Adesso un pensiero a un momento molto bello, Maria Pia Castelli che mi chiede di fargli conoscere Giulia Gonella, presto detto e fatto, due persone che è giusto che si conoscono, due persone che è giusto che diventino amiche, due persone squisite, nel frattempo io assaggio il più buono Stella Flora giovane della mia vita 2011 (88) – poi ancora Erasmo Castelli 2008 (86) – Orano 2011 (85). Per te Giulia Gonella, la gioia di averti conosciuto a Roma e presentarti ogni volta per la stupenda persona che sei, per far buoni i tuoi vini.
Un vedere bella gente parlare e raggrupparli in una foto bellissima. Ogni tanto per fortuna che ci sei, Gregorio Ruotolo dall’Abruzzo per rifocillarmi con i tuoi formaggi e i tuoi salumi, oggi davvero ottimi.
Trinchero Piemonte le tue Barbere, la mia Vigna del Noce 2008 (86) e la Terra del Noce 2010 (84) risentirti dopo due anni e avere la conferma di un’azienda che vende quasi in totale all’estero, complimenti davvero.
Far conoscere persone mi piace, quindi Toscana, una è Francesca Padovani, l’altra è Maddalena Pasquetti. Francesca, Montalcino – Campi di Fonterenza che è riuscita a far diventare buono, (qui ci vorrebbe un occhiolino) il suo Biancospino (82) e il suo Pettirosso (82), il Rosso di Montalcino oggi era il 2012 (85) e il suo Brunello di Montalcino oggi era il 2009 (87) mi sono sempre piaciuti. Maddalena, Suvereto – I Mandorli: Vigna alla Sughera un vino che adoro il 2011 è ottimo davvero.
Adesso dico solo il nome, Beniamino, Beniamino Zidarich i suoi vini sono nelle mie vene e quindi li bevo sempre e ovunque quando ci sono. Se un amico, produttore della tua regione ti dice di andare a sentire un’azienda, lasci tutto e vai, quindi eccomi alla Colombaia – Toscana, certificata Demeter, ti seguirò, oggi ci sono venuto velocemente e velocemente volevo andar via, invece sono interessanti i vini e di più le persone, quindi alla prima occasione li risentirò e vi risentirò. Abruzzo – De Fermo e sai che cosa dici, prima eri solo Prologo, oggi sei anche Cerasuolo, Pecorino e Bianco Passito. Abruzzo ancora, Praesidium, essere chiamato da Ottavio che ti dice: fermati un attimo. L’attimo sono momenti buonissimi: Montepulciano D’Abruzzo Riserva 2002 (87) 2003 (89). Si continua, foto, scherzare con gli amici, andare a bere nella mia regione con due bravissimi produttori: La Visciola ormai un’istituzione e San Giovenale con il suo Habemus, un vino che lo esalto dal primo giorno davanti a una bottiglia e un’etichetta stupende. Amicizia, Sicilia – Fattorie Romeo del Castello: Vigo Etna Rosso Doc 2012 (87) – Allegracore Etna Rosso Doc 2013 (85), vini che crescono simpatia che aumenta. Non si può non chiudere con un capolavoro, il capolavoro è Ferrandes – Passito di Pantelleria 2007 più ti sento, più ti conosco, oggi c’era anche il figlio, più ti amo. E’ appena iniziata ed è già finita, sono passate otto ore ed è stata una degustazione entusiasmante, si deve scappare il treno non aspetta, c’è ancora tempo di girarti e dire, lui non l’ho salutato, lui non l’ho degustato, lui lo volevo conoscere, lui ….. Pasquale è Cerea ed è una manifestazione che ti è piaciuta da sempre, due giorni non si possono fare, troppe cose ci sono in questi giorni. Quindi arrivederci, con il pensiero che anche al secondo giorno ancora mancherebbero delle cose. All’anno prossimo, sperando che ancora sia dal venerdì, oggi una prova, penso riuscita, spero l’anno prossimo una conferma.
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